(Ecm / Ducale)
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Del pianista armeno Tigran Hamasyan avevamo già parlato in occasione del suo lavoro con il coro di Yerevan. Stavolta ci troviamo di fronte a un disco tra world music e jazz con la collaborazione del musicista insieme a un trio norvegese: Arve Henriksen alla tromba, Eivind Aarest alla chitarra e Jan Bang all’elettronica. Un doppio album formato prevalentemente su brani (Traces numerati da 1 a 10) dei protagonisti del disco e altri del compositore armeno Komitas. Una presenza importante dato che Padre Komitas, vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo, è considerato il padre della musica moderna armena dove recuperava e rinnovava anche forme arcaiche. Per questo l’album è basato su un presente sonoro ancorato al passato, ma necessariamente rivolto al futuro grazie al lavoro dei tre norvegesi, Segnaliamo le Traces II, VI e VIII nell’ambito di un ascolto tutt’altro che immediato e con momenti di ottima valenza strumentale.
Michele Manzotti
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