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Eccellente pianista, produttore, compositore di musiche per pubblicità e anche saggista, Kenny White, nome noto sulla scena newyorkese, torna in Italia ad aprile per presentare il suo quarto full length, Long List Of Priors, in uscita ad aprile per l’etichetta CRS. L’album vede tra gli ospiti David Crosby, Peter Wolf, Larry Campbell. Quattro le date italiane confermate: 7 aprile a Milano (Spazio Teatro 89), 8 aprile a Terlizzi, Bari (Villa Cappelli), 13 aprile a Follonica, Grosseto (Casa Azul) e 14 aprile Firenze (Circolo Arci Il Progresso). Kenny White si esibirà in duo accompagnato da Giulia Nuti a viola e cori. Approdato alla carriera di cantautore agli inizi del nuovo millennio con la Wildflower, l’etichetta di Judy Collins, Kenny White ha un passato importante come autore per la pubblicità. Ha scritto i jingle delle più celebri campagne pubblicitarie americane per marche come Coca-cola, Kodak, Pontiac, lavorando con i più noti musicisti a livello internazionale. Nel 2015 ha fatto parte come pianista della band di Tom Jones per il suo tour americano. Intensa anche la sua attività di produttore, in particolar modo dei dischi da solista di Peter Wolf della J. Geils Band. Sleeples di Peter Wolf è stato incluso dalla rivista Rolling Stone nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi. L’album I Don’t Know Why di Shawn Colvin, sempre da lui prodotto, vanta invece una nomination ai Grammy Awards. Tra le sue altre collaborazioni, sono da sottolineare quelle con nomi del calibro di Gladys Knight, Linda Ronstadt, Dwight Yoakam, Felix Cavaliere, Dobie Gray, Aaron Neville. All’inizio del 2008 la sua canzone How Long si è aggiudicata il premio internazionale della musica indipendente (Independent Music Award, IMAs) per il miglior brano di azione sociale. In Italia ha ricevuto nel 2012 il “Premio Ciampi” a Livorno come artista straniero, è stato ospite di programmi radio nazionali su RAI Isoradio e Radio Popolare Milano ed è tornato nel 2015 per un tour di sei concerti.
Long List of Priors è composto interamente da brani originali: 13 fotografie della condizione umana che spaziano da profonde analisi dei sentimenti a canzoni fortemente ironiche, scritte con grande capacità di osservazione. Come per i suoi album precedenti, Kenny White ha messo insieme una schiera di importanti collaboratori, complice anche la sua esperienza maturata in tanti anni di lavoro in studio come autore di jingle pubblicitari. L’aggiunta di archi, fiati e altre sorprese negli arrangiamenti rendono l’album originale e sfaccettato. Cinque anni senza scrivere hanno separato White dal suo precedente Comfort in The Static (Wildflower, 2010) alla scintilla che ha fatto nascere Long List Of Priors . White ha detto dell’album: “Come sempre, questo disco è molto personale per me. Racconta di come il cuore affronta il trascorrere degli anni, i tempi tumultuosi in cui viviamo e la dura lotta per ritrovare la semplicità nel mondo complesso che ci circonda. Prima di riuscire ad ascoltare quel che c’era dentro di me, mi sono dovuto disconnettere dal rumore e dalle interferenze del mondo esterno. Questo è stato il segreto. Volevo anche dar vita ad un album che suonasse ”puro”, in cui ti puoi perdere nei paesaggi sonori e sentirti come se ti trovassi nella stessa stanza con me e i musicisti”.
Nuovo video “A Road Less Traveled” (ospite David Crosby)
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