Per la prima volta, scriveremo di un libro che non abbiamo letto. Non che non ci sia pervenuto, è in nostro possesso, e lo abbiamo sfogliato più volte. Ma, c’è un problema per noi insormontabile, è scritto in Cinese ! Avete letto bene. Ma di cosa si tratta ? Un piccolo antefatto. Zhang Changxiao, conosciuto anche come Sean White, nato a Jinan nello Shandong, ha sempre avuto una particolare passione per artisti come Bob Dylan, Tom Waits e Leonard Cohen ed in Cina si occupava anche di critica musicale. Nel 2012, per perfezionare il suo percorso di studi, è arrivato al Politecnico di Milano. Un giorno, durante una gita sul lago di Lecco, ha sentito le note di una canzone uscire da un negozio. Grazie ad un’amica venne a sapere che si trattava di Fabrizio de Andrè. Da un incontro casuale, è nata una passione viscerale che ha portato Zhang Changxiao a studiare ed approfondire il mondo della canzone d’autore italiana, sia come contenuto testuale che musicale. Il risultato di questo suo approfondimento ha trovato sfogo in un libro in 321 pagine, Suoni dal Mediterraneo, I cantautori popolari italiani, pubblicato in Cina che, ad oggi, ha venduto oltre 100.000 copie. Zhang durante la sua permanenza in Italia ha intrecciato anche un ottimo rapporto di amicizia con Carlo Facchini, leader dei Tempi Duri e con altri artisti, tra cui Eugenio Finardi. All’interno del libro, Zhang vuole spiegare al suo popolo le principali prerogative degli autori e gruppi che ha imparato ad apprezzare, e vi trovano spazio Fabrizio de Andrè, Pfm , Lucio Battisti , Tempi Duri , Francesco Guccini , Giorgio Gaber , Francesco de Gregori , Ivano Fossati , Enzo Jannaci , Luigi Tenco, Luciano Ligabue, Ivan Graziani, Pino Daniele, Vasco Rossi, Edoardo Bennato, Franco Battiato, Jovanotti, Antonello Venditti, Mia Martini, Eugenio Finardi, Francesco Baccini, Lucio Dalla, Rino Gaetano, Roberto Vecchioni e Davide Van de Sfroos. Grazie anche a questo libro, e alla perseveranza di Zhang, ad alcuni di questi artisti è già stato possibile recarsi a suonare in Cina, un mercato ancora pressoché vergine ma dalle potenzialità immense, è doveroso quindi un plauso all’autore e alla passione che lo ha guidato.
Stefano Tognoni