Sari Schorr & The Engine Room – A Force Of Nature

(Manhaton Records)

www.sarischorr.com

Mike Vernon è una figura di culto tra gli appassionati di British Blues: produttore di rara lungimiranza, nella seconda meta degli anni ‘60 diede libertà di espressione ad una serie di talenti che negli anni avrebbero raggiunto status di vere e proprie leggende (i Fleetwood Mac di Peter Green in primis,ma anche i Chicken Shack, Duster Bennett e via dicendo). Ed è anche grazie alle sue produzioni che alcuni dei piu influenti bluesmen americani (Otis Spann, Champion Jack Dupree, e altri), poterono godere brevemente di un po’ di fama tardiva, grazie al blues revival che impazzava in quel periodo. E’ per noi una fortuna, quindi, che Vernon – all’età di quasi 74 anni – perseveri con immutato entusiasmo nell’attività di talent scout. Una delle sue scoperte più recenti è la cantante newyorkese Sari Schorr, che giunge con questo “A Force Of Nature” al suo debutto: un tornado rock-blues che lascia interdetti per potenza e sincerità. Molto del merito va sicuramente alle doti vocali della Schorr stessa, un miscuglio tra la profondità interpretativa della Mavis Staples più “militante” ed una grinta che non è peregrino ricondurre all’hard rock inglese piu’tradizionale (a tratti viene in mente persino il compianto Ronnie James Dio). Un repertorio sempre molto tirato, eppure vario, consente alla Schorr di dare fondo a tutto il suo potenziale: in 57 minuti ecco alternarsi classici blues ottimamente rivisitati (“Black Betty”), graffiate soul ballads (“Stop! In The Name Of Love”, “Letting Go”), funk cadenzati (“Cat and The Mouse”). Il gruppo che accompagna Sari, i The Engine Room, è quanto di meglio si possa desiderare in sala di incisione: menzione particolare per il chitarrista Innes Sibun, capace di entrare in perfetta risonanza con i diversi mood della leader, alle cui sciabolate vocali ribatte colpo su colpo. In sintesi, è perfettamente comprensibile come persino un esperto navigato come Mike Vernon sia rimasto avvinto dall’energia di Sari. Se pensavate che il rock-blues avesse smesso di dire la sua parecchi anni fa, provate “A Force Of Nature”: potreste avere delle piacevoli sorprese.

Pietro Rubino

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