(Membrane Records)
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Questo disco contiene una delle ultime apparizioni in studio, se non proprio l’ultima, di una figura mitica del rock americano, il batterista Butch Trucks, il gemello di Jay Joahnnson negli Allman Brothers, zio di Derek Trucks con il quale Joe Zeeman, chitarrista-cantante, suona spesso e volentieri. Siamo su questa linea musicale, quella degli Allman Brothers alfieri del Southern Rock prima di inserirsi nella famiglia allargata del Blues. Si legge nella sua biografia che Zeeman vive tra Martha´s Vineyard e West Palm Beach in Florida, il che sembra un’eccellente idea, ma non si creda che la sua musica sia molto rilassata. Forse Zeeman si fa preferire nei Blues swinganti come l’iniziale All I want is you o Next to you, entrambe con Butch Trucks alla batteria, pero’ la mano del chitarrista navigato si fa sentire anche nei Blues lenti come If I could make you love me. Oltre alla chitarra, dove non mancano arrangiamenti di classe come in Talkin about my baby, Zeeman da molto spazio all’organo, sempre presente con Tom Regis che divide gli oneri e glì onori delle tastiere con Bob Taylor. Molto efficace anche il bassista, Phil MacArthur. Questo Blue Room, un prodotto sopra la media, è il quarto album di Zeeman e sinceramente viene voglia di cercare gli altri tre perché Jon è un musicista di livello, raffinato e tosto allo stesso tempo. Temo invece che per vederlo suonare dal vivo bisognerà andare fino in Florida, un filo più popolare ed economica di Martha’s Vineyard.
Luca Lupoli
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