www.rarenoise.com
Un trio pianoforte/contrabbasso/batteria è la formazione classica del jazz. E ogni bravo pianista jazz che si rispetti si mette alla prova con due colleghi per sviluppare il proprio linguaggio musicale. In questo caso è Jamie Saft che con il bassista Steve Swallow e il batterista Bobby Previte ha inciso Loneliness Road, album che recupera una forte vocazione melodica, Ospite d’onore è Iggy Pop che in alcuni brani (come Don’t Lose Yourself) ci trasporta in una strana atmosfera da club. Un disco che si fa ascoltare volentieri con tracce come Bookmaking e Pinkus tra le migliori.
Troviamo Saft anche in questa incisione, ma in veste di chitarrista (Lap Steel e Dobro) insieme a Bill Brovold alla chitarra elettrica. Atmosfera totalmente diversa rispetto al disco precedente. Qui i due strumenti sono chiamati a un continuo gioco delle parti come in una sorta di riflessione sulle possibilità tecniche e melodiche. India, tex mex, Appalachi, Nord Europa sono le tappe di un viaggio mentale che si trasforma in musica. Mitchimakinak, The Great American Bison e Greybuli ne sono ottimi esempi.
Nel trio Mumpbeak troviamo una presenza familiare de Il Popolo del Blues come il bassista Lorenzo Feliciati che insieme al batteristaTorstein Lofthus supporta il lavoro a tastiere e campane tubolari di Roy Powell. Un trio la cui bravura tecnica consente una ricerca ritmico-melodica la cui mèta è la costruzione di un brano destinato a un ascoltatore attento ed esigente. Tooth si compone di sette tracce che portano in un mondo dove Weather Report e King Crimson si incontrano per cercare uno stile del XXI secolo. Brick, Slip e la conclusiva Stone ne sono un ottimo esempio.
Sono cinque i movimenti di Ballet (The Music of Michael Gibbs) che il trombettista Cuong Vu propone insieme al suo quartetto con Bill Frisell alla chitarra, Luke Bergman al basso e Ted Poor alla batteria. Se di balletto si tratta, la poliritmia di queste tracce pone il danzatore di fronte a una sfida interessante. Vu propone a suo modo uno stile cool dei nostri tempi con l’iniziale traccia titolo in evidenza così come l’elegantissima Blue Comedy e la conclusiva Sweet Rain.
Michele Manzotti
Tagged Bill Brovold, Bill Frisell, Bobby Previte, Cuong Vu, Iggy Pop, Jamie Saft, Lorenzo Feliciati, Luke Bergman, Mumpbeak, Rare Noise, Roy Powell, Steve Swallow, Ted Poor, Torstein Lofthus