(Fire Records / Goodfellas)
janeweavermusic.com
Forse non vi piace il kraut rock, o il punk o l’elettronica. E magari nemmeno l’atmosfera di certi anni Ottanta legati a questi generi (o ai loro “post”). Jane Weaver rischia seriamente di farvi cambiare idea. La musicista di Liverpool legata in passato a progetti come Kill Laura e Misty Dixon ha fatto tutto da sola: Modern Kosmology è interamente scritto prodotto ed eseguito (in buona parte) da lei. In quest’ultima veste ha cantato e suonato tastiere, chitarra, basso, batteria programmata, percussioni. Il risultato è tutto da apprezzare: Weaver. pur nella ripetitività di ritmi e proposte melodiche, è un vulcano di idee, un’artista sonora che sa costruire mosaici. Ripetiamo: possono non piacere i generi a cui lei si ispira, ma l’album funziona a pieno giro. Citiamo la forza dell’iniziale H>A>K, la traccia titolo che riprende i ritmi dispari, la melodia di The Lighting Back, la ballata Valley. Se si desidera usare il termine Alt Rock, dove per alternativo si intende ricerca e originalità, questo è il disco giusto.
Michele Manzotti
Tracklist
1. H>A>K
2. Did You See Butterflies?
3. Modern Kosmology
4. Slow Motion
5. Loops In The Secret Society
6. The Architect
7. The Lightning Back
8. Valley
9. Ravenspoint
10. I Wish
Tagged Alt rock, Elettronica, Jane Weaver