(Clapo Music / Edel)
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La voce è quella calda e sporca dei cantautori romagnoli doc. Le parole sono dense, urlate, sussurrare, raccontate. Max Arduini canta le storie della vita con la dolcezza della ballata e la grinta del rock. ½ Vivo ½ Postumo è l’ultimo lavoro a lunga durata dell’artista ravennate. I suoi anni di carriera sono ormai trenta. Fra gli artisti di “The best of Demo” 2010-11, Max Arduini si è anche classificato primo nel Mei 2011 con “La settima casa”. Tornando al disco appena uscito, questo custodisce il viaggio di una vita, tra Ravenna e Roma, tra memoria e poesia, cronaca e sogno. Le nove tracce sono state realizzate con la collaborazione storica di due nomi noti nella musica italiana come Renato Marengo e Claudio Poggi. Le note ci avvolgono e ci trasportano in un circo popolato di nani e fenomeni da baraccone. Un po’ felliniano, visionario e malinconico, energico e adrenalinico, il cantautore riesce a muovere tutti gli umori della musica. “Gli scatti di Pantani” si rincorrono in una scalata di note. La girandola visionaria della parata dei clown della canzone “Varietà dei nani” si perde poi nel pianoforte solo di un “Sordo mormorio”. Ad accompagnare Max (piano e voce) ci sono i “FuoriQuota”, formati da Vladimiro Buzi (mandolino, piano e tastiere e strumenti), Mario Damico (batteria). Alessandro Luci (basso) e Costantino Buzi (chitarre). Al Dna romagnolo del cantautore ravennate si aggiunge l’eredità del nonno fisarmonicista. Cresciuto nella terra delle balere e dei grandi cantautori italini, Arduini non poteva non finire su un palco a suonare.
Laura Tabegna
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