(Carosello)
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Non sono molti i casi in cui un intero disco venga dedicato alla sperimentazione della voce, E’ vero che l’album è accreditato al duo con il pianista e compositore Fabrizio Puglisi, ma indubbiamente l’attenzione va verso le idee di John De Leo che incontrano in Puglisi il partner ideale per la loro realizzazione. Parlando di sperimentazione è quasi ovvio sottolineare che non è un disco rivolto a tutti, anche perché il cantante romagnolo mette la propria voce a dura prova con l’emissione tradizionale, il salto tra i vari registri, i suoni gutturali, il parlato, la polifonia con la loop station. Anche Puglisi non è da meno in alcuni casi lavorando direttamente sulle corde del pianoforte. Nelle otto tracce c’è quindi un po’ di tutto e abbiamo apprezzato due brani diversi fra loro come Moon, più legato alla melodia, e 2:16,50 (Episode Two) totalmente sperimentale. Da citare anche Other Shapes (Searching For) con la partecipazione di Gianluca Petrella al trombone, il brano più bop del disco. Album comunque interessante anche se vorremmo che la prossima produzione portasse De Leo ad approfondire una delle strade stilistiche che ha percorso in Sento Doppio.
Michele Manzotti
Tagged Fabrizio Puglisi, jazz, John De Leo