(Point Of View Records/CNI Distribuzione)
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Lucio Dalla lo chiamava “raccontar cantando”. Angelica Sauprel Scutti riesce a rimanere in equilibrio proprio tra il canto e il racconto, in un monologo a più voci dove la poesia e la musica s’incontrano in una scintilla di magia. Dopo aver ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali, tra cui la targa P.I.M.I come rivelazione dell’anno, con il suo nuovo album Niagara Rendez-Vous Angelica riceve l’attenzione di Franco Battiato che spiega come “Dalle composizioni di Angelica Sauprel Scutti emerge un autentico talento musicale”. La metrica su cui la musicista costruisce il suo disco è quella dove si incontrano teatro, romanzo, rock e jazz. Il testo penetra nelle viscere di un’umanità vissuta. Gli studi di vocalismo sperimentale valorizzano le parole e le singole note degli undici musicisti che accompagnano la cantautrice. Ai margini dell’esistenza, lo sguardo riesce ad arrivare in profondità, fino ad iniziare un “Dialogo al buio”, dove non ci sono più stelle e si iniziano discorsi con la notte. Questa prima canzone apre il sipario su altre 16 tracce. Niagara Rendez-Vous è un’opera in musica pensata per il teatro, sporcata con l’elettronica. Siamo nella Parigi di fine anni ’80. Greta, eccentrica proprietaria del Cinema Niagara si uccide, lasciando a suo marito il peso di un passato fatto di tradimenti e bugie. Il climax discendente nella spirale della memoria attraversa tutto il disco. “Ritratto di una suicida” è l’autopsia di un’anima, di una donna temuta e fallita. In “Contronatura” si mette in discussione il senso del peccato, fino a raggiungere l’angolo più nascosto del sesso. “La lettera di Greta” chiude questa commedia amara, la tragedia di periferia di un uomo e una donna. E il finale fa commuovere e pensare: “Nessun amore è un buon amore/Quale gioco interessante/È fatto per riuscire sempre?/Dall’infinito del mio cuore/Con eterno amore”.
Laura Tabegna