(Full Heads)
www.fojaofficial.it
I napoletani Foja sono attivi dal 2006, da allora, senza calcolare live, raccolte ed Ep, hanno prodotto tre cd di studio. ‘O treno che va, è, cronologicamente, l’ultima loro uscita discografica. La formazione attuale è composta da Dario Sansone (voce, chitarra acustica, cori), Ennio Frongillo (chitarra elettrica), Luigi Scialdone (mandolino, banjo, chitarra classica, chitarra 12 corde, chitarra elettrica, mellotron), Giuliano Falcone (basso) e Giovanni Schiattarella (batteria). Il loro nome è esplicativo, nei confronti dello “spirito” della band. Leggendo le info della loro pagina facebook, scopriamo infatti che la foja, in italiano foga, è qualcosa che brucia dentro, una fiamma che tiene vivi, infervora l’anima. ‘O treno che va contiene quattordici tracce originali, tutte composte da Dario Sansone, ad eccezione di Aria e mare, scritta a quattro mani con Ghigo Renzulli, presente, in questo brano, anche alla chitarra solista. I Foja sono caratterizzati da alcune peculiarità. I loro testi, ricchi di musicalità, sono esclusivamente in dialetto napoletano. Per quanto riguarda le parti strumentali, riescono a creare una commistione di generi e sonorità, pescando sapientemente tanto dalla tradizione, quanto da atmosfere più moderne, tipiche del folk, del country e del rock/blues. Oltre al già citato Renzulli, va segnalata la presenza di Edoardo Bennato, all’armonica, in Gennaro è fetente e di Daniele Sepe al sax e alla direzione della sezione fiati in Buongiorno Sofia, A chi appartieni e Famme Partì. Una citazione va spesa anche per Antonio Fresa (piano, organo, rhodes) e Emidio Ausiello (percussioni) presenti in molti brani. I Foja si rivelano un nome di spicco nel panorama folk/blues/rock napoletano, ma ‘O treno che va merita di “viaggiare” oltre i confini regionali, perché ha tutte le carte in regola per essere apprezzato da chiunque ami la buona musica.
Stefano Tognoni
Tracce
Cagnasse tutto
Gennaro è fetente
Chin’e pensieri
Nunn’è cosa
‘O treno che va
Buongiorno Sofia
Aria ‘e mare
A chi appartieni
Famme partì
Dummeneca
Tutt’e duje
Nina e ‘o cielo
Statte cu’mme
Duorme