(Folk Note / Radici Music)
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Quando affrontiamo l’ascolto di un disco di Lisetta Luchini sappiamo già che tipo di suono trovare. La musicista e ricercatrice toscana infatti resta caparbiamente ancorata a una tradizione legata alla figura di cantastorie grazie alla quale è apprezzata nella sua regione, senza compromessi con linguaggi e strumentazioni che non fanno parte di essa. Questo non vuol dire che il suono risulti datato, perché la solista si circonda anche in questa incisione di musicisti di qualità. A partire dal percussionista Ettore Bonafé al polistrumentista Luca Di Volo e a una presenza femminile composta da Eleonora Tassinari, Marta Marini e Sara Ceccarelli. La chitarra e la voce di Lisetta Luchini danno vita a brani tradizionali oltre alla traccia titolo, scritta da lei stessa e premiata al concorso nazionale “Giovanna Daffini”. Ci sono pezzi noti come La biritullera, Sei bimbe a vendere e gli Stornelli col fiore insieme al canto anarchico Dimmi bel giovane, a Serenatella fiorentina di Fernando Orlandis, e alla ballata moderna Bresci, l’anarchico tornato dall’America. Efficace nella sua semplicità, Lisetta Luchini è comunque una sicurezza nel recupero della musica popolare ed è sempre gradevole ascoltarla.
Michele Manzotti
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