(Paradise of Bachelor-Fire records / Goodfellas)
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Minimalismo, elettronica, suoni arcaici trasformati in attuali e proiettati verso il futuro. Le caratteristiche principali di questo disco e delle sue sette tracce possono essere sintetizzate così per coloro che si apprestano all’ascolto. Il colletttivo di Jaime Fennelly, ai sintetizzatori e all’harmonium a pedale indiano, vede insieme al leader e compositore Janet Bean (Freakwater), Jim Becker (Califone), Haley Fohr (Circuit des Yeux) e Jon Mueller (Death Blues). Un suono compatto che può piacere ai fan di Brian Eno, Popul Vuh e Philip Glass (la traccia iniziale Restore & Slips ricorda l’atmosfera di Koyaanisqatsi). Non è un cd di facile approccio, ma è un lavoro che ha un suo senso dall’inizio alla fine. Segnaliamo oltre al già citato brano iniziale, Glossolaliac e la sua melodia arpeggiata, l’evocativa To The Edges e la conclusiva 600 Miles Around con la voce di Janet Bean in evidenza.
Michele Manzotti
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