(Treated and Released Records)
www.treatedandreleasedrecords.com
www.www-reverendfreakchild.org
Alla fine degli anni ’50 nel bagaglio culturale di un intellettuale americano potevano trovare posto cose piuttosto differenti: incisioni di Charlie Parker, cataloghi di mostre impressioniste, testi di mistica zen. Fu un periodo breve ma affascinante, in cui fermenti occidentali ed antichissime culture orientali cominciavano a dialogare, ancora al riparo dalle massificazioni in stile flower-power che sarebbero seguite a breve. Sembra venire proprio da lì Reverend Freakchild, impegnato da anni in una fusione sonora di filosofia buddista, scintille psichedeliche, blues atavico. Una miscela improbabile eppure piuttosto valida, che trova in questo “Preachin’ Blues” la sua forma più scarna e sincera. Per la verità il nostro reverendo si è sempre mosso con il minimo delle valigie: una sezione ritmica ridotta all’osso, un po’ di elettricità quando necessario, qualche raro inserto fiatistico. “Preachin’ Blues” lo vede però in totale solitudine per quello che può essere considerato un lungo “rant”, quasi una confessione parlata frammentata da esecuzioni di blues rurali – il tutto eseguito in diretta radiofonica per la KBOO di Portland, Oregon. Essendo abituati alle rimodulazioni continue che Freakchild è solito operare nei confronti di standard e pezzi celebri di altri, rimaniamo un po’ sconcertati dall’ortodossia esecutiva che pervade le 16 tracce dell’album (l’eccezione che conferma la regola è qui in una bella versione folk di “Kiss” – proprio quella di Prince). Un compendio di country blues immediato e senza fronzoli, che rilegge classici piuttosto noti da quelle parti come “See That My Grave Is Kept Clean”, “In My Time Of Dyin’”, Preachin’ Blues”, alternandoli appunto a delle divagazioni sui temi più diversi – la vita e la morte, gli antenati, i soldi, l’ecologia. Il punto è che queste esternazioni rischiano alla fine di risultare più interessanti delle stesse canzoni. Un paradosso solo apparente, considerando che il Reverendo ha una gran bella testa ed è veramente un piacere ascoltarlo predicare. Non si può non citare a questo proposito la presenza nel cd di un lungo e densissimo saggio (un documento pdf) che indaga filosoficamente su una eventuale correlazione tra buddismo e blues. Imperdibile. Da un punto di vista strettamente musicale “Preachin’ Blues” è un album semplice e godibile, che magari non rende pienamente giustizia al personaggio Freakchild ed alla sua creatività (conviene in questo senso rivolgersi a lavori precedenti). C’è però qualcosa nella multimedialità fai-da-te dell’opera di affascinante, puro e nello stesso tempo bizzarro. Per rimanere in tema, si può pensare all’acquisto del CD quasi come un atto psicomagico alla Jodorowsky, un incoraggiamento per un solitario e scanzonato indagatore della (ir)realtà. Uno dei pochi rimasti.
Pietro Rubino
Tracklist
1. Holy Breathing Blues
2. Preachin’ About The Ancestors
3. See That My Grave Is Kept Clean
4. Preachin’ About Life And Death
5. In My Time Of Dyin’
6. Preachin’ About The Silver Lining
7. Preachin’ Blues
8. Preachin’ About The Philosophical Investigation
9. Kiss
10. Preachin’ About Luxury Problems
11. All I Got Is Now
12. Preachin’ About Time
13. Wish I Was In Heaven Sitting Down
14. Preachin’ About Enjoying Your Time On Planet Earth
15. It’s Gonna Be Alright
16. Grinnin’ In Your Face
Tagged blues, Reverend Freakchild