(Ecm / Ducale)
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Avevamo parlato di questa chitarrista ungherese in occasione del Festival Ecm a Friburgo nel 2016. Un’esecutrice dallo stile elegante e dalla vocazione a scegliere un repertorio vario e di rara esecuzione. Non per questo ostico, anzi molto legato alla melodia e al tempo stesso al ritmo. Basti ascoltare brani come Celebraçao De Núpcias di Egberto Gismonti, pieno di spunti presi dalla danza o Milonga di Jorge Cardoso noto nella musica popolare come Qui Sas. La solista inoltre riesce a conquistare l’ascolto in pezzi dove la tecnica si fonde bene con il canto, come nell’iniziale Nocturne di Mathias Duplessy, in Vertigo Shadow di Al di Meola e soprattutto nei quattro movimenti di Koyunbaba composta da Carlo Domeniconi. Un mondo sonoro poco conosciuto e di grande fascino che la chitarra di Zsófia Boros sa rendere al meglio.
Michele Manzotti
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