(Nerus Records)
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Sebbene all’ascolto la si collocherebbe decisamente più a sud, la Hitman Blues Band viene da New York. Il sicario in questione (hitman) è il cantante-chitarrista Russell Alexander, con tutta evidenza innamorato di quel suono unico che Duane Allman forgiò anni ed anni fa con una Gibson SG ed una bottiglietta di medicinali usata a mo’ di bottleneck. E’ infatti la chitarra slide il minimo comun denominatore di “The World Moves On”, ultimo disco della band (ma è uscito circa un paio d’anni fa) in cui il blues – in particolare quello del tipo più elettrico e moderno – regna sovrano. E’ presente infatti buona parte dello spettro ritmico del genere (il cadenzato slow di “That’s What It’s Like To Be A Man”, il power-shuffle di “Hammer Down e quello più lieve di “Catch-22 Blues”), con qualche virata episodica verso il soul ed il boogie più irruento. Il livello musicale è indiscutibilmente alto: Alexander suona e canta con perizia e passione, pienamente supportato da una band di veterani dell’ambiente ed alcuni ospiti di assoluto riguardo (il leggendario Bernard Purdie compare alla batteria in un brano, per esempio). “The World Moves On” è anche un lavoro tra passato e futuro, nel senso che presenta sette composizioni nuove di zecca, cinque brani già comparsi in altri lavori – qui remixati con l’aggiunta di una sezione fiati – ed una cover (la inflazionatissima “Hoochie Coochie Man”, in una ripresa più che apprezzabile). Potrebbe trattarsi quindi di un classico lavoro di transizione; senza dubbio riesce a creare le giuste aspettative rispetto ad un suo possibile successore.
Pietro RubinoTracklist
1) Bad Bad Man
2) That’s What It’s Like To Be A Man
3) Don’t You Tempt Me
4) Moving On
5) Two Minute Warning
6) The World Moves On
7) Hammer Down
8) Two Trains Running
9) Catch-22 Blues
10) Angel In The Shadows
11) Jenny Goodbye
12) I’m All About You
13) Hoochie Coochie Man
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