(Rip Cat Records)
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Non c’è dubbio che “Old School” sia stato uno degli album più attesi dagli appassionati di blues, in particolare da chi segue la scena della West Coast. L’ultimo lavoro di David “Kid” Ramos risale infatti a 17 anni fa ed una parte consistente di questo lungo periodo ha visto il nostro guitar-hero alle prese con problemi di salute. Per chi non conoscesse il personaggio, basterà citare tra le tante cose la sua militanza con la James Harman Band a fianco del grande Hollywood Fats, e più avanti nei Fabulous Thunderbirds di Kim Wilson. Un maestro della chitarra blues, capace di passare con disinvoltura dalle impetuosità dello stile texano all’eleganza dello swing. Questo “Old School” ce lo riconsegna in grande forma, alle prese con gli amori di una vita: non solo le tante variazioni del R&B vecchio stampo, ma anche il Jazz e la musica Tex-Mex. Come il titolo suggerisce, le registrazioni dei 13 brani sono avvenute secondo i dettami della vecchia scuola: nel Big Tone Studio di Jon Atkinson (ormai un’istituzione per gli amanti del suono vintage) Ramos ha radunato alcuni nomi illustri del circondario (Marty Dodson alla batteria, Kedar Roy al contrabbasso, Bob Welch alle tastiere, Danny Michel alla chitarra ritmica) tenendoli impegnati per non più di un paio di giorni. Poche takes praticamente in diretta, all’insegna dell’immediatezza. Dei cantati si occupano principalmente il giovanissimo figlio Johnny Ramos – appena diciassettenne all’epoca delle registrazioni – e Johnny Tucker, un patriarca del blues ingiustamente poco conosciuto. In questo senso l’alternanza tra la voce angelica del primo e la ruvidezza del secondo, così come alcuni accostamenti nella sequenza dei brani (ad esempio il blues profondo di “You Never Call My Name” stretto tra i classici pop “Heartbeat” ed “Anna”) possono far alzare qualche sopracciglio, quantomeno al primo ascolto: una sensazione che scompare presto, dato che le canzoni funzionano bene nella loro individualità e rispondono ad una matrice sonora comune. La chitarra del leader non ha perso un minimo di smalto in questi anni (semmai il contrario), come è evidente in un paio di deliziosi strumentali molto influenzati dal suono del primo B.B.King (“Kid’s Jump” e “Mashed Potatoes And Chili”) ed in quello che è forse il punto più alto dell’album: la ripresa particolarmente notturna di un pezzo di Wes Montgomery, “Bumpin’” – qui ribattezzato “Wes Side” – in cui Ramos improvvisa dialoghi con sé stesso da pelle d’oca. Un ritorno in grande stile.
Pietro Rubino
Tracklist
1) Kid’s Jump
2) All Your Love
3) Tell Me What Ya Want
4) Mashed Potatoes And Chili
5) Heartbeat
6) You Never Call My Name
7) Anna
8) Wes Side (Bumpin’)
9) Mona Lisa
10) Jesus Come By Here
11) I Can’t Wait Baby
12) Weight On My Shoulders
13) High Society