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Rick Estrin & The Nightcats – Groovin’ In Greaseland

3 aprile 2018 by pdb in Dischi, Recensioni

(Alligator Records)
www.alligator.com
www.rickestrin.com

Sono passati circa dieci anni da quando il giovane Christoffer “Kid” Andersen sostituì Charlie Baty nei Nightcats, inaugurando un nuovo corso nella vita professionale di Rick Estrin e della sua band. In questi due lustri il chitarrista di origini norvegesi è diventato elemento fondamentale per l’alchimia sonora del gruppo, grazie al talento sullo strumento e la capacità di armeggiare elegantemente tra suoni classici e moderni. Da una coesione ormai solidissima proviene “Groovin’ In Greaseland”, ultimo lavoro dei Nightcats con la produzione di Estrin e dello stesso Andersen: un disco dalle influenze riconoscibili ed una identità definita, vincente da qualunque parte lo si giri: divertente senza mai risultare parodistico (il rock’n roll di “Dissed Again”, l’andamento furbo di “Looking For A Woman”) non lesina momenti di pura malinconia (“Tender Hearted”, già speciale di per sé, custodisce anche un magistrale solo di Andersen). Sembra quasi di ascoltare la produzione di John Mayall nei gloriosi ‘60, dove ogni brano rifletteva un’interpretazione originale del blues con un proprio mood ed arrangiamenti peculiari. Una costante di quei lavori era tra l’altro la presenza di almeno un inserto strumentale volto a mostrare le capacità del chitarrista di turno (in particolare la famigerata triade formata da Eric Clapton, Peter Green, Mick Taylor): curiosamente qualcosa del genere avviene anche qui con il potente “Mwah!”, in cui Andersen fa i proverbiali numeri. “Groovin’ In Greaseland” è comunque uno sforzo corale che deve molto all’abilità degli altri gatti della notte: Lorenzo Farrell alle tastiere ed Alex Pettersen alla batteria, più ospiti vari. C’è poi ovviamente Rick Estrin, che chiude il cerchio con il suo stile inimitabile (e la firma di 11 dei 13 brani totali): un Lupo Cattivo del Blues con cui è impossibile non simpatizzare, non fosse altro per quel geniale contrasto tra la voce spezzata – quasi sgraziata – ed un suono di armonica potente come pochi. Un ascolto preventivo non fa mai male, ma questo è materiale che si può acquistare tranquillamente a scatola chiusa.

Pietro Rubino

 

Tracklist

1) The Blues Ain’t Going Nowhere

2) Looking For A Woman

3) Dissed Again

4) Tender Hearted

5) Mwah!

6) I Ain’t All That

7) Another Lonesome Day

8) Hands Of Time

9) Cool Slaw

10) Big Money

11) Hot In Here

12) Living Hand To Mouth

13) So Long (For Jay P.)

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