(Zamora-Pias / Goodfellas)
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Valparaiso è il nome del collettivo parigino che nasce dopo l’esperienza Jack The Ripper. Il nome è un omaggio alla città cilena, nota come porto importante sull’Oceano Pacifico. A suo modo anche la formazione è un punto di approdo per tanti musicisti che sono stati chiamati come ospiti in questa esperienza. Attorno a Hervé e Thierry Mazurel, Matthieu Texier, Thomas Belhom e Adrien Rodrigue nel disco sono comparsi personaggi come Phoebe Killdeer dei Nouvelle Vague, Howe Gelb e Shannon Wright. Infine l’album, inciso a Bristol, è stato affidato alle cure di John Parish collaboratore di Pj Harvey. Per comodità lo inseriamo in un contesto indie-rock che però confina in modo significativo con una prassi cantautorale e atmosfere folk. Ogni ospite, impegnato alla voce, non poteva infatti non dare il suo apporto: il risultato è così molto vario e gradevole per convincere anche chi non è un appassionato del genere. Sottolineiamo l’iniziale Rising Tides dalle atmosfere dark (che poi è riproposta nel finale come Marées Autres), The Allure of Della Rae con Howe Gelb, lo strumentale Valparaiso dai tocchi tex-mex, la melodia di Bury My Body affidata a Shannon Wright, Le septième jour con l’interpretazione vocale di Julia Lanoè.
Michele Manzotti
Traklist
Rising Tides
Fireplace
Bury My Body
Blown By The Wind
Wild Birds
Constellations
Valparaiso
The Allure Of Della Rae
The River
Broken Homeland
Le Septieme Jour
Dear Darkness
Marees Hautes
Tagged Indie-rock, Valparaiso