(Buffalo Bounce)
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Max Pieri, alias Roughmax, mastica da anni il verbo blues (e non solo), attraverso molteplici esperienze (dai Warm Gun ai Roughcombo). Con gli Steamrollers, il suo nuovo progetto musicale, abbraccia uno stuzzicante e travolgente blues, intriso di soul e funk che sembra uscire da un locale di New Orleans. Il recente Roots in the blues, crown far ahead, contiene nove tracce originali, firmante dallo stesso Pieri, ognuna delle quali ha delle peculiarità che le rende uniche, pur non perdendo l’omogeneità di fondo che contraddistingue la resa finale. Rough Max, al basso e alla voce, è ottimamente coadiuvato dai suoi Steamrollers, ossia Luciano Lucky Pesce (piano, tastiere, cori) e Corrado D’Amato (batteria, percussioni, cori). Partecipano in veste di ospiti anche Martino Palmisano all’armonica in Quite man e Sebastiano Lillo alla chitarra in Junk, unico brano dove è presente una sei corde. Roughmax, con tenacia e coerenza, riesce nell’intento di produrre brani dove sound e groove, curati nei minimi dettagli, riescono a mantenere l’atmosfera di un concerto dal vivo, caratterizzati dalla sua voce “roungh”(ruvida) e personale. Roots in the blues, crown far ahead è un disco sincero, che trasuda passione riuscendo a differenziarsi da molte produzioni canoniche ed è quindi consigliato a tutti gli appassionati di blues che vogliano scoprire una band che merita attenzione.
Stefano Tognoni
Tracce
Candy ass blues
Quite man
I am to loose (I want to stand)
Junk
Guilty
Hey big wonder
The second bite
Betrayal
Little stone in my pocket
Tagged blues, Rough Max and the Steamrollers