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Recensioni

Francesca Incudine – Tarakè

26 luglio 2018 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

(Isola Tobia Label)
www.francescaincudine.it

Francesca Incudine è una caparbia, colta ed interessante cantautrice, fieramente siciliana. Il suo approccio alla musica ed ai testi, fin da Iettavuci (2014), suo cd di esordio, ha sempre tenuto in grande considerazione i suoni, gli strumenti, il dialetto e le atmosfere della sua terra natia. Nel corso degli anni ha conquistato numerosi riconoscimenti, come il premio Andrea Parodi, L’Artista che non c’era e la targa Muovi la Musica, ma è con il recente Tarakè, che sta ottenendo maggiore visibilità a livello nazionale, essendosi aggiudicata la Targa Tenco nella categoria album in dialetto. Ad incuriosire, di primo acchito, è il titolo stesso dell’album. Tarakè è una parola greca che vuol dire “cambiamento, scompiglio” ed è anche la radice del termine tarassaco, in molte regioni italiane più comunemente definita “insalata matta”, quella che genera il caratteristico fiore giallo, ed in seguito un “soffione”. Tarakè è composto da dieci tracce originali e da Frore in su nie, scritta da Gino Marielli per i Tazenda e dedicato da Francesca ad Andrea Parodi. I brani rispettano lo spirito del cd di esordio, ma ne sono al contempo un’evoluzione, un’apertura verso suoni più contaminati con la world music, non semplici canzoni ma storie che racchiudono in sé poesia, sentimento, sensazioni ed esperienze, arricchite da un vestito sonoro e da arrangiamenti che ne esaltano le varie peculiarità e che permettono alla sempre più matura ed espressiva voce della Incudine di esprimersi al meglio. La fase compositiva è un lavoro di equipe. Francesca si occupa della stesura dei testi, che alternano siciliano e italiano, ma per la parte musicale è affiancata da Carmelo Colajanni e Manfredi Tumminello, che, con Francesca, sono anche coproduttori dell’intero progetto. Colajanni e Tumminello svettano anche come musicisti, mago degli strumenti a fiato, sia canonici che legati alla tradizione della sua terra, e studioso di strumenti a fiato di ogni parte del mondo il primo, chitarrista mai invadente e molto attento alla cura delle dinamiche e dei particolari il secondo, coadiuvati da alcuni altri ottimi musicisti. Tarakè è degno vincitore della targa Tenco che gli è stata assegnata, speriamo che questo riconoscimento possa rappresentare il passo decisivo verso una carriera ancora più fulgida e ricca di soddisfazioni.

Stefano Tognoni

 

Tracce

Rosa Spinusa

Tarakè

Di notti nasciunu i canzuni

Quantu stiddi

No name

Gutierrez

Linzolu di mari

Dormi figgi

Frore in su nie

Na bona parola

Comu fussi picciridda

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