(Hokahey Records/Continental Record Services)
www.mickebjorklof.com
Per quanto riguarda il mondo musicale, uno dei risvolti positivi del web è quello di poter scoprire artisti di notevole caratura, contattarli, o esserne contattati, in modo agevole. Artisti che per vari motivi o non hanno ancora la meritata fama, o sono noti e stimati in molte nazioni, ma non in Italia. È questo il caso di Micke Bjorklof e dei suoi Blue Strip. La loro carriera è venticinquennale, e per degnamente festeggiarla hanno recentemente inciso un doppio dal vivo, dal titolo Twenty Five Live At Blues Baltica. Micke Bjorklof e la sua band sono i principali alfieri del blues finlandese, e nella loro terra natia hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. Curiosando sul loro sito scopriamo che pur non essendo molto prolifici (hanno pubblicato 7 cd), i loro tour fanno tappa in parecchie nazioni europee. Oltre che in Finlandia si esibiscono spesso in Germania, Polonia, Austria, Repubblica Ceca, Norvegia, Svezia e Belgio, ma hanno avuto la possibilità di suonare anche negli USA e in Giappone. La band è composta dal leader Micke Bjorklof alla voce solista, armonica e chitarra, Ville “Lefty” Leppänen alla chitarra elettrica, national steel guitar e cori, Teemu Vuorela alla batteria, Seppo Nuolikoski al basso e cori e Timo Roiko-Jokela alle percussioni e malletkat (vibrafono midi). Delle ventuno tracce che compongono i due cd, ben 18 sono originali e la maggioranza di queste sono state composte da Ville Leppänen. Le uniche cover presenti sono 5-10-15 Hours (Rudy Toombs), Honey hush (Lowell Fulsom/ Ferdinand Washington) e Let me love you baby (Willie Dixon). Bjorklof ed i suoi Blue Strip si dimostrano una band di chiara propensione live. Il loro set è grintoso e atto a mettere in risalto la prorompente voce solista. Nel loro sound si percepiscono varie contaminazioni che spaziano dal classico Muddy Waters, passando per i Fabulous Thunderbirds arrivando fino a George Thorogood & the Destroyers. Micke ed i suoi compagni di viaggio si muovono con disinvoltura in varie branchie del blues, dal canonico stile di Chicago, al rock/blues, al boogie sino a brani dal sapore più ipnotico come Ray needs a mojo hand e Woggie or die o la blue ballad, Sweet dream’s a sweet dream che funge da commiato a fine concerto. Le innumerevoli esibizioni dal vivo hanno consolidato la formazione e l’amalgama tra ogni musicista, l’impatto sonoro finale, sono perfetti. La sezione ritmica è tosta e precisa, la voce e l’armonica di Bjorklof di grande livello, ma sorprende anche la versatilità ed il gusto del chitarrista Ville “Lefty” Leppänen. Micke Bjorklof & Blue Strip si dimostrano una band meritevole di attenzione e speriamo che qualche blues festival nostrano, prima o poi decida di inserirli in cartellone. In attesa, l’ascolto di Twenty Five Live At Blues Baltica, può essere un succulento antipasto.
Stefano Tognoni
Tracce
CD1
Jack the black hat
Jungle cat
Last train to Memphis
After the flood
Ray needs a mojo hand
Hold your fire baby
Tell me
5.10.15 Hours
36 Cuts
Red Lightning mama
Honey hush
CD2
In chains
Blame it on the bright lights
Troublemaker
Woogie or die
Gumbo mama
Stone inside
Killer woman
Ramblified
Let me love you baby
Sweet dream’s a sweet dream
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