(Isola Tobia Label)
www.isolatobialabel.com
“Stabat mater dolorosa fuori del comisariato in dove che il suo filio drogato era pichiato e torturato”. Questa strofa tratta da “Stabat mater” di Gerardo Pozzi forse non rappresenta lo stile scanzonato con cui il cantautore intreccia i suoi testi arguti con note folk. Di sicuro, però, la canzone tratta dall’ultimo album “Sono una brava persona” rappresenta il plurilinguismo reale e metaforico con cui il cantautore veneto racconta poesie e tragiche verità, miscelando con disinvoltura latino e dialetto. Al suo terzo lavoro, dopo “Tigrecontrotigre” e “ Sconosciuti e imperfetti”, Pozzi esalta al massimo il suo talento poliedrico, capace di unire la musica d’autore con quella popolare, pianoforte e fisarmoniche. In queste quindici canzoni, scopriamo un universo di stelle a cui il musicista appende il proprio cuore (“La vita mi fa un po’ male) e un sottobosco di vinti (“Caino vs Caino”). “Sono una brava persona”, titolo ironico, forse sarcastico e amaro, si rispecchia nella canzone “Faccio il bravo”, dove Pozzi mette a nudo un’anima raminga sul confine tra il bene e il male. “E’ l’unico modo, per me – ha dichiarato l’artista – per cercare e trovare anime simili, e sentirci tutti un po’ meno soli. Anche l’autoironia, per questo, è un ottimo veicolo”. Insieme a Gerardo Pozzi hanno partecipato Enrico De Luca (chitarre), Angelo Lovat (violino), Sergio Marchesini (fisarmonica), Alberto Petterle (contrabbasso), Beatrice Zaia (arpa), Mauro Da Ros (chitarra in “Tu sèt ù bàmbo”).
Laura Tabegna
Tagged Cantautorato italiano, Gerardo Pozzi