(Ham-Bone Records)
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Il texano Hamilton Loomis, classe 1975, è cresciuto in una famiglia dove la musica aveva un ruolo fondamentale. Fin da giovanissimo ha imparato a cantare ed a suonare vari strumenti, come la chitarra, l’armonica, la batteria ed il piano iniziando precocemente ad esibirsi professionalmente. Agli inizi della sua carriera, Loomis è stato preso sotto l’ala protettiva, dispensatrice di consigli, di artisti del calibro di Joe “Guitar” Hughes, Johnny Copeland, Clarence “Gatemouth” Brown, e Bo Diddley. Con quest’ultimo è nato un grande rapporto di amicizia, tanto è vero che Bo Diddley è apparso come ospite in Hamilton (1994) esordio discografico di Loomis, ed in Ain’t Just Temporary (2007). Il recente Basics è il suo nono album solista e contiene tredici tracce originali, composte dallo stesso Loomis, da solo, o coadiuvato da altri autori. Il genere proposto, pur tenendo come comune denominatore il rock/blues, è contaminato con R&B, funk e soul. Hamilton Loomis non ha abbandonato la sua prerogativa di polistrumentista, infatti, oltre che della voce solista, si fatto carico, in tutte le tracce, delle parti di chitarra, armonica, tastiere e basso, eccetto il brano Sugar Baby, dove il basso è suonato da Sabrina LaField. Il suo stile chitarristico è all’apparenza spartano, basato principalmente su ritmiche energiche, e riff d’impatto, ma nelle ballad, o nei brani più contaminati con il funk, Loomies si dimostra un chitarrista versatile, capace anche, nei pochi soli, di trasmettere un ottimo feeling, nonché vocalist e armonicista di tutto rispetto. Armando Aussenac alla batteria e Fabian Hernandez al sax lo affiancano con perizia. Basics è un buon progetto e consentirà di scoprire, per chi ancora non lo conoscesse, un artista che ha nella sua versatilità e doti di autore le sue peculiarità principali.
Stefano Tognoni
Tracce
Sugar Baby
If I Would’ve
Candles and Wine
Reason
Ain’t What It Ain’t
Breaking Down
Looking Into a Dream
Getting So Big
Cloudy Day
Come And Get Me
Love Can Do
Prayer
Funky Little Brother
Tagged Hamilton Loomis, rock blues