(Jazznarts Records)
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Tutto nacque nei primi anni 10 quando la cantante jazz belga Caroll Vanwelden iniziò a mettere in musica i sonetti di William Shakespeare. Un’operazione, effettuata in terra tedesca, che portò alla nascita di un album nel 2012. Un’esperienza riuscita perché al primo volume se ne sono aggiunti altri due grazie alla copiosa produzione del letterato di Stratford-upon-Avon. Questo terzo volume vede la stessa Vanwelden alla voce e al pianoforte affiancata da Thomas Siffling a tromba e flicorno, Mini Schulz al contrabbasso e Jens Duppe alla batteria e percussioni. L’approccio ai sonetti ha un percorso che deve tenere conto della metrica e al tempo stesso di una grande varietà creativa per poter catturare l’ascoltatore per sedici tracce. Vanwelden dà l’impressione di essere a proprio agio con entrambe le cose oltre all’eccellenza nell’esecuzione sua e dei suoi colleghi. Così dal tempo di valzer di My Mistress Eye si passa all’atmosfera pop di To Me Fair Friend, alla ballata No Longer Mourn For Me, a From Fairest Creatures con echi di Brubeck, a Like As The Waves eseguita a cappella. La voce da soprano è melodica, elegante, con sfumature folk che in una proposta del genere non guastano. Un ottimo lavoro meritevole da far conoscere nel nostro paese.
Michele Manzotti
Tagged Caroll Vanwelden, jazz, William Shakespeare