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The state I'm in

Rock Contest 2004, tutti i retroscena

27 gennaio 2019 by Michele Manzotti in The state I'm in

Una parte importante del film sui 30 anni del Rock Contest di Controradio è dedicata alla vittoria degli Offlaga Disco Pax nel 2004 e come questa sia stata determinante per la loro avventura musicale. Ma dato che chi scrive era presidente della giuria dei giornalisti in quella edizione, l’occasione del film è anche quella di ripercorrere dietro le quinte i momenti di quella serata. Va detto subito che la qualità di quella finale era particolarmente alta: tre formazioni su sei erano nettamente favorite rispetto alle altre. Non solo gli Offlaga di Max Collini, che lanciava caramelle dal palco e fotografava il pubblico in un’epoca in cui gli smartphone dovevano essere inventati, ma anche i Martinicca Boison, formazione energica ispirata dal folk, e gli Underfloor trio fiorentino che era il perfetto erede della scuola cittadina che partiva dagli anni ’80. La giuria speciale comprendeva giornalisti delle testate cittadine e, per la prima volta dalla rinascita della manifestazione, da altre parti d’Italia mentre a quella degli addetti ai lavori, presieduta da Ernesto de Pascale, il compito di conferire il primo posto della manifestazione.

L’Auditorium Flog quella sera era strapieno e le due giurie, come da tradizione, si divisero le stanze dietro la biglietteria dopo la fine delle esibizioni. Erano le 1.30 circa e si percepiva la tensione tra componenti dei gruppi e pubblico, specialmente fra i tanti sostenitori dei Martinicca Boison accorsi alla finale. La valutazione dei giornalisti era quasi scontata: gli Offlaga Disco Pax (arrivati da Reggio Emilia) avevano presentato la proposta più originale, perfetta per un premio della critica. Non era poi così scontato che prevalessero anche per il primo posto assoluto. Un sensazione che era comfermata dal conteggio dei voti: in pratica gli Offlaga avevano superato di un punto i Martinicca Boison e di due gli Underfloor. Un vero e proprio arrivo al fotofinish che confermava la bontà delle proposte e l’equilibrio fra i giurati. Al momento della proclamazione ci fu un cambio di programma inaspettato: generalmente veniva annunciato prima il premio della critica e poi quello del concorso.

Ernesto de Pascale ruppe invece gli indugi e annunciò subito il verdetto, accolto da applausi e qualche rumore di disapprovazione. L’attesa per il premio della critica fu quindi accompagnata da un brusio che nascondeva una delusione di una parte del pubblico. Alla proclamazione applausi e contestazioni si fecero più forti. La foto scattata da Umberto Visintini (in alto) è però concentrata sul palcoscenico dove si vedono i componenti degli Offlaga (tra cui lo scomparso Enrico Fontanelli), Ernesto de Pascale (anche lui scomparso), la voce storica di Controradio e presentatore del Rock Contest Trevis e chi scrive. Un’ultima annotazione è riservata a due musiciste che quella sera avrebbero meritato un riconoscimento a parte per la loro bravura: Nathalie Hoppe cantante-chitarrista del trio di Colle Val d’Elsa Skum, formazione di rock psichedelico con ottima ispirazione, e Oretta Giunti, batterista dei Rio Mezzanino, tra le migliori strumentiste della scena nazionale.

Michele Manzotti

Da www.lanazione.it

Per la celebrazione dei vent’anni fu pubblicato un libro. Dieci anni dopo è arrivato il turno del grande schermo. Un traguardo importante per il Rock Contest, erede legittimo della Firenze capitale del rock a partire dal 1979, anno del concerto di Patti Smith. Una manifestazione nata grazie all’iniziativa di Controradio e che dopo gli inizi artigianali e un periodio di stop, ha raggiunto notorietà nazionale, interesse delle istituzioni e di tanti musicisti la cui storia ha in parte coinciso con quella della rassegna. Trent’anni di Rock Contest,.diretto da Giangiacomo De Stefano, prodotto da Controradio e Controradio Club con Sonne Film ripercorre, in poco più di quaranta minuti, tre decenni di musica italiana che si intrecciano con la storia di Firenze, attraverso le testimonianze di big come Manuel Agnelli, Dario Brunori, Piero Pelù, Irene Grandi e i Subsonica. Dalla nascita della radio nel 1977 “con un budget di centomila lire”, come raccontano gli organizzatori, alla prima edizione del concorso nel 1984, gli anni del Banana Moon, del Tenax, della new wave e di una scena musicale fiorentina che vantava band che sarebbero diventate iconiche, come i Litfiba o i Diaframma. Tre le chiavi di lettura del documentario-fillm, presemtato a La Compagnia: la nascita del Contest. la ripresa negli anni Zero con un excursus sulla figura di Ernesto de Pascale (presidente di giuria e fra gli artefici della rinascita dela rassegma fino alla sua scomparsa nel 2011), la storia degli Offlaga Disco Pax che grazie alla vittoria nel 2004 sono diventati una realtà della scena indipendente italiana. Un racconto a più voci con in evidenza Max Collini, frontman degli Offlaga alla cui vicenda era stata dedicata l’edizione 2018 con i musicisti e tanti ospiti. E con Collini anche Francesco Mucè degli Amarcord/Loren sia su schermo (dove ci sono le riprese nello studio di Luciano Ligabue, riconoscimento dopo aver vinto il premio intitolato a Ernesto de Pascale) sia nell’introduzione al film insieme al regista e a Giustina Terenzi e Giuseppe Barone di Controradio. La pellicola è un ulteriore e importantissimo tassello nella storicizzazione della Firenze musicale. Specialmente quella legata al linguaggio giovanile, la cui vitalità resta intatta anche dopo trent’anni.

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