(Arcana)
www.arcanaedizioni.com
Pagg. 491, Euro 25.00
Pare incredibile a dirsi, ma nel mondo dell’editoria musicale italiana, fino a poco tempo fa, non era reperibile una biografia dedicata ad un gruppo seminale della storia del rock, come i Creedence Clearwater Revival. A questa mancanza hanno sopperito Aldo Pedron e Maurizio Galli, con la recente pubblicazione di Born On The Bayou, la Storia dei Creedence Clearwater Revival. Aldo Pedron non ha bisogno di presentazioni, da Il Mucchio Selvaggio a Buscadero, passando per innumerevoli collaborazioni e pubblicazioni, è indubbiamente uno dei nomi più autorevoli del giornalismo musicale italiano. Maurizio Galli, entusiasta e competente, da alcuni anni si sta facendo conoscere ed apprezzare, grazie alle sue collaborazioni con riviste On Line come L’isola che non c’era, Mescalina e Magazzini Inesistenti. Unendo le loro forze, hanno pubblicato per Arcana una vera e propria opera omnia, relativa ai CCR, 491 pagine che ci accompagnano in un ipotetico viaggio, dove ogni tappa analizza in modo meticoloso, esaustivo, ma mai pedante, le fasi fondamentali della carriera della band guidata da John Fogerty. La lettura scorre sempre fluida, e la passione dedicata dagli autori emerge in modo palese. Born On The Bayou non è una semplice biografia, parte che viene comunque curata in modo minuzioso, ma contiene una discografia dettagliata, le schede di ogni album, le collaborazioni, le cover italiane e internazionali, la lista di tutti i concerti, i brani apparsi in film e colonne sonore, i piazzamenti nelle classifiche di vendita, le apparizioni Radio e Tv, la strumentazione utilizzata da ogni componente della band, ma anche delle succulente interviste fatte a ben tre membri originali, Doug Clifford, Stu Cook e Jeff Fogerty, ad un loro storico collaboratore, Jake Roher e all’ingegnere del suono responsabile di tutte le loro principali pubblicazioni, Russ Gary, nonché una miriade di altre notizie e curiosità di varia natura. Born On The Bayou è ovviamente consigliatissimo a tutti i fan dei CCR, ma non solo, perché la sua lettura ci consente di rivivere uno spaccato di vita, musicale e non, di un periodo storico a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, fondamentale per tutti gli anni a venire.
Stefano Tognoni