(Produzione indipendente)
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L’ascolto di Jumpin’ up and down, il precedente album del bluesman, chitarrista, autore e cantante Andrea Cubeddu, esordio sulla lunga durata, ci aveva permesso di conoscere un valido one man band, pienamente a suo agio nel proporre blues del delta e country blues, nonché autore di brani originali di pregevole fattura. Con l’occasione lo avevamo etichettato come una delle più interessanti leve del blues italiano, invitando a seguirlo con attenzione. Sono trascorsi meno di due anni, e da allora abbiamo avuto la possibilità di ascoltarlo anche in alcuni suoi live, vero banco di prova per un musicista, ricavandone sempre impressioni positive. L’attuale, recentissimo Weak Like a Man, contiene tredici tracce, sempre a sua firma, che proseguono il percorso iniziato con il precedente album. Andrea Cubeddu è uno stakanovista della musica, suona il più possibile e ovunque sia possibile. Ciò è positivo non solo per farsi conoscere da un sempre maggior numero di appassionati, ma anche per arrivare ad ottenere maggior confidenza e fluidità sullo strumento e dimestichezza nell’uso della voce. I benefici risultano evidenti durante l’ascolto di Weak Like a Man, suonato con estremo rispetto per i grandi del passato, volutamente grezzo ed essenziale, ma con grande pathos e cura per i testi. A completare il tutto, un libretto esaustivo, a dimostrazione che Andrea Cubeddu ha cura per ogni particolare ed il suo nome non può mancare nelle discografie degli appassionati di blues.
Stefano Tognoni
Tracce
Damn Money
At The Mercy Of My Mind
Feeling Sad
Storytelling
Antihero
How To Be A Man
Mad Love Blues
Nobody To Blame
Orion 4:50
Good Friends By My Side
Something I Can’t Have
Lost And Lonesome
The Call
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