Gli anni passano per tutti, d’accordo. Ma chi ha avuto la possibilità di ammirare Isabella Rossellini al teatro Cucinelli di Solomeo nel suo spettacolo «Link Link Circus» in prima nazionale, ha sicuramente ritrovato quell’espressione piena di freschezza che fece innamorare gli italiani grazie alla sua presenza in Tv a «L’altra domenica». Il tono di voce e la «r» leggermente arrotondata sono infatti risultate familiari a molti spettatori che si sono trovati davanti a uno show di grande originalità. Perché nell’ennesima reincarnazione artistica, Isabella Rossellini ha portato sul palco la sua passione per gli animali che nella vita di tutti i giorni negli Stati Uniti la impegna in un’attività imprenditoriale abbinata a un volontariato a tempo pieno.
Così il link, ovvero il legame evocato dal titolo, è quello tra l’uomo e l’animale. O meglio tra i comportamenti umani e i corrispettivi di tante specie, che siano addomesticate e meno, scoprendo che ci sono molti più punti in comune di quanto non si pensi. Per raccontare tutto ciò, la protagonista ha evocato un’atmosfera circense vestendosi da domatrice e portando sul palco il suo cagnolino ammaestrato, Pan. Tra animazioni, filmati e giocattoli d’epoca, Isabella Rossellini propone una conferenza-show costruita su informazioni scientifiche narrate con tono confidenziale e ironico. Irresistibile nelle immagini quando impersona animali (anatre e balene) o personaggi come Carl Gustav Jung e Charles Darwin, dal vivo riesce a trasmettere la sua passione con un racconto che riempie un’ora e venti da assaporare tutta in un fiato. Il finale a sorpresa, evocato dall’anello di Re Salomone, ha una sua morale: è bene che il linguaggio tra uomini e animali resti quello che la natura ha codificato nei millenni.
Michele Manzotti
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