(BigFoot Records)
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Attila Weinberger, noto come A.G. Weinberger, chitarrista, cantante, autore, promoter culturale, organizzatore di concerti, compositore di colonne sonore per spettacoli teatrali, è nato nel 1965 in Romania, più precisamente in Transilvania, ma è di etnia Ungherese. Fin da giovanissimo si è avvicinato alla musica ed alla chitarra, portando avanti questa sua passione sotto il regime di Ceausescu, in un periodo storico “complicato” combattendo spesso contro problematiche legate alla censura. Sul finire degli anni ’80 il suo interesse si spostò dal rock al blues, contribuendo a diffonderlo, non solo esibendosi con la sua band dal vivo, ma anche organizzando concerti e conferenze. Con la riapertura dei confini, avvenuta nel 1990, ha avuto la possibilità di suonare in Ungheria, Germania, Svizzera, Turchia ed Israele, iniziando a estendere la sua fama oltre i confini nazionali. Dopo la registrazione di tre cd, una svolta nella sua carriera artistica è avvenuta all’inizio del 2000, quando si è trasferito per alcuni anni negli USA, suonando nei principali Blues Club e registrando, interamente con strumentisti statunitensi, l’ottimo Nashville Calling. Tornato in Romania sul finire del 2006, la sua fama divenne tale da ricevere prestigiosi riconoscimenti ufficiali, portandolo anche a condurre degli shows in radio e in TV. La sua carriera è proseguita in modo costante, e, ad oggi, la sua discografia è composta da nove album, l’ultimo dei quali è Reborn, pubblicato sul finire del 2018. Chi ha avuto modo di ascoltare i suoi precedenti lavori, conosce Weinberger come un chitarrista influenzato non solo dai grandi del blues come Muddy Waters, B.B. King ed Albert King, ma anche da chitarristi come Jimi Hendrix e il Clapton degli anni ’70. La sua voce, calda e ricca di feeling, ha sempre contribuito a caratterizzare sia le cover che i brani originali. Reborn, fin dall’iniziale Wang Dang Doodle, presa in prestito dal repertorio di Willie Dixon, denota una decisa sterzata verso atmosfere più vicine al jazz. In questo un apporto fondamentale è dato dalla band che lo coadiuva, una sorta di super gruppo, formato da musicisti ungheresi. Citazione d’obbligo quindi per gli eccellenti Gabor Cseke al piano e tastiere, Hars Viktor al contrabbasso e basso, musicista dalle infinite collaborazioni in patria, ma che ha suonato anche con artisti come Al Jarreau, Peter Erskine e Al Di Meola, e Pusztai Csaba alla batteria e percussioni. Pregevole è anche il contributo dell’unico ospite internazionale, Bob Margolin, alla chitarra slide in The Fool’s Lucky Day e delle coriste Voga Viktoria e Pusztai Kabelacs Rita. Ben dieci dei dodici brani proposti sono originali e sono proprio loro ad essere il vero “plus” di questo album dove scopriamo anche un nuovo A. G. Weinberger, soprattutto per l’approccio chitarristico, molto più vario e contaminano che nei precedenti, pur ottimi, progetti. Reborn è blues, è jazz, soul e R&B, a riprova delle doti di autore di Weinberger, ma non manca una struggente ballad, Just One Minute, con chitarra acustica ed elettrica slide e la sorprendente I am the Water, per soli piano e voce. Auspichiamo che l’ascolto di un progetto così valido consenta di suscitare l’interesse dei principali festival italiani ed europei, cosicché, in un prossimo futuro, possano inserire in cartellone anche A. G. Weinberger e la sua band.
Stefano Tognoni
Discografia
Good Morning, Mr. Blues (1996)
Standard Weinberger (1997)
Transylvania Avenue (1999)
Nashville Calling (2006)
Guitar Man – Vol. 1 (2008)
Guitar Man – Vol. 2 (2008)
Singular (2015)
Mighty Business (2015)
Reborn (2018)
Tracce
Wang Dang Doodle
Sweet Little Number
On the Wrong Side – 4:22
The Fool’s Lucky Day (feat. Bob Margolin)
It Wouldn’t Be Enough
Slippery Slope
Just One Minute
Cadillac Blues
Shoot
Caroline
Reborn
I am the Water
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