(Tronos digital/Felmay)
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Cosa succede quando un duo sardo, gli Elva Lutza, incontra la voce di Ester Formosa? Nasce un piccolo gioiello dal titolo: ” Cancionero”. Gli Elva Lutza sono due musicisti: Nico Casu ( tromba e voce) e Gianluca Dessì ( chitarre), che ricercano con passione, quelli che sono i suoni della tradizione popolare, vincitori del premio Andrea Parodi nel 2011, hanno deciso di far cantare questo repertorio alla bellissima voce, della cantante catalana Ester Formosa. Un disco che è un contenitore di varie culture popolari, che si intrecciano tra di loro, quasi a formare un’unica ballata di world music. Si va dalle composizioni sarde degli Elva Lutza ( ” Cucurutxu” , ” A su tramontu”, ” In su mare”), alla tradizione cubana ( la ninna nanna ” Drume”), passando per il Venezuela con ” Acidito” , il Messico con ” Cielito Lindo” e naturalmente il catalano con ” “Corrandes d’exili” di Lluìs Llach, tratta da una poesia di Pere Quart e la struggente “La violetera” di Josè Padilla che chiude intensamente il disco (bellissima la citazione di ” Un giorno dopo l’altro” di Tenco). Di particolare interesse, l’attenzione verso alcuni brani del repertorio d’autore italiano. Si ripesca un primissimo Bruno Lauzi ” Menica Menica” ( datata 1965, con una citazione di ” My favourite things” di John Coltrane) , ” Lune” scritta egregiamente da Carlo Muratori e Riccardo Tesi e un doppio omaggio, ad un grande cantautore italiano, che andrebbe ricordato di più: Stefano Rosso. Con una ripresa di ” Girotondo” ( dal disco ” una storia disonesta” del 1977) e unica traccia registrata live al Vecchio Mulino di Sassari, ” Preghiera” (portata al successo da Mia Martini, contenuta nel disco ” che vuoi che sia… se t’ho aspettato tanto” del 1976 e incisa anche dallo stesso Rosso), entrambe cantate in catalano. Un lavoro ricercato, dove gli arrangiamenti, volutamente scarni, come nella miglior tradizione popolare, risultano pienamente efficaci alla riuscita del disco. Tutto è studiato con sapienza per accompagnare la toccante e splendida voce di Ester Formosa. Oltre alle ottime chitarre di Dessì e la tromba di Casu, il disco si avvale della preziosa e raffinata collaborazione di Riccardo Tesi ( organetto), Bruno Piccinnu ( percussioni), Danta Casu ( clarinetto), Michele Garofalo ( corno) e Giovanni Becciu ( basso-tuba. Le traduzioni in catalano, sono a cura di Joan Casas. Il disco è nella cinquina dei finalisti (categoria ” interpreti”) per le targhe del Club Tenco, già un bel riconoscimento, per un lavoro che dopo l’ascolto ci appare indispensabile.
Marco Sonaglia
Tracce
Cielito Lindo
Esta Muntanya d’Enfrente
Cucurutxu
A Su Tramontu
Menica, Menica
Tonada d’Esterrossar/La Fruita Mès Primerenca
Bre Sarika
Drume
Corrandes d’ Exili
Gira el Mòn i Gira
Acidito
Lune
In su Mare
Pregària
La Violetera
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