(Artesuono)
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Ci sono album che riescono a raccontare suoni lontani, leggende vive nel cuore di chi sa ascoltare la memoria dei popoli. Elsa Martin è un’artista capace di evocare voci del passato, dolcissime come ninna nanne eppure inquietanti, ammalianti, come il richiamo delle streghe di un bosco. S’intitola Sfueâi ed è il nuovo album composto e interpretato dalla stessa Martin e dal pianista jazz Stefano Battaglia. Due artisti che sul filo di una stessa visione musicale, hanno unito voce e pianoforte per dare suono a versi di grandi poeti friulani del Novecento. L’album, il cui titolo prende a prestito un’espressione lirica di Novella Cantarutti, è pubblicato da Artesuono. Accanto alla ricerca musicale e linguistica, i due artisti riescono e interpretare l’anima profonda della tradizione e a scavare in quel lato oscuro e irrazionale qual è l’identità di un popolo. Protagonista, narrato dalla voce magica della Martin, è il Friuli, terra di montagne e valli, fiumi e boschi, lacrime e gioia. I due musicisti hanno colto la propria terra nella sua multiculturalità. Sfueâi è un’antologia che mette in voce i versi tra i più belli e rappresentativi del Novecento friulano: Pier Paolo Pasolini, Novella Cantarutti, Amedeo Giacomini, Federico Tavan, Maria di Gleria, Pierluigi Cappello. Undici brani sono raccolti in Sfueâi, dove voce e live electronics si fondono con il pianoforte e l’organo. “Ciant da li Ciampanis” è un omaggio a Pasolini, al suo canto delle campane, alla sua spiritualità laica. Accompagnati dalla voce di Elsa riscopriamo la forza dei versi dello scrittore. E torniamo con Lui in quel paese “dal colore smarrito, quando la sera si perde nelle fontane”. Omaggio spassionato anche al poeta Pierluigi Cappello, che della terra friulana racconta i colori e le lucide atmosfere, in tutte le sfumature del blu, in quello spazio impercettibile che divide “La luna e la farfalla”.
Laura Tabegna
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