(Ropeadope)
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Dobbiamo intanto fare i complimenti ad Andrea Molinari, chitarrista marchigiano di base a Roma, perché grazie a questo album ha ottenuto quattro nominations ai Grammy Awards. 51 è un album che vede protagonista il quartetto di Molinari (con lui Enrico Zanisi alle tastiere, Matteo Bordone al basso ed Enrico Morelli alla batteria) allargato in alcuni brani al canto di Camilla Battaglia, alla tromba di Alessandro Presti e alla voce di soprano di Clementina Regina. Un disco molto interessante proprio perché alterna momenti più energici legati al linguaggio strumentale e altri caratterizzati da un maggiore lirismo grazie alla presenza della voce. La creatività è sicuramente a livello alto e viene evidenziata nel lavoro d’insieme dove Molinari si ritaglia un ruolo da primo fra i pari. I brani che hanno portato alle nominations sono 13.13 (miglior composizione strumentale), Groovy Dentist (miglior arrangiamento, miglior assolo improvvisato), Butterfly Eaters (miglior arrangiamento strumentale e vocale). Un’ottima scelta e fra le tra consigliamo particolarmente l’ascolto di Groovy Dentist impreziosito dalla tromba di Lo Presti. Ma aggiungiamo anche il valzer della conclusiva Bob Rock, la bossa nova della traccia titolo, l’atmosfera solare di The Good Giant.
Michele Manzotti
Tagged Andrea Molinari, Grammy, jazz