www.manchesterfolkfestival.org.uk
www.englishfolkexpo.com
Dopo il momento fieristico della mattina, l’English Folk Expo ha presentato il paese partner del 2020 (foto sopra con Tom Besford). Sarà l’Irlanda a presentare i propri artisti emergenti e non durante l a manifestazione fissata dal 15 al 18 ottobre del prossimo anno. Poi è tornato il momento dei concerti con Belinda O’Hooley (foto sotto) presentare il proprio progetto solista. Inversions è un ritorno alle origini irlandesi del padre scomparso due anni fa. Belinda ha eseguito musica per pianoforte solo tranne che in due brani in cui ha recitato versi e in uno solo cantato. Le atmosfere popolari sono state trasformate con un linguaggio classico. Dotata di ottima tecnica e portata a evidenziare la cantabilità, la solista ha la tendenza a usare un po’ troppo il pedale di risonanza a scapito delle sfumature melodiche. Un progetto vissuto con il cuore e di grande interesse. ohooleyandtidow.com
A tutto Bluegrass con la band femminile Midnight Skyracer: cinque elementi che imbracciano altrettanti strumenti che simboleggiano il genere: mandolino, violino, chitarra, contrabbasso e banjo (la violinista è impegnata anche al dobro). Forse nulla di nuovo sotto il sole, ma ci sono piaciute proprio per questo. Musica divertente, con virtuosismo annesso, ma nella quale compaiono anche ballate affascinanti. Brave! midnightskyracer.com
Dopo di loro sul palco è salita una delle star del festival, Kate Rusby. Un set affascinante che ha dimostrato le grandi doti di scrittura della folksinger ascoltata da noi la prima volta ai Bbc Folk Awards del 2006. Da allora la sua fama si è consolidata grazie alla sostanza del materiale. La voce, accompagnata da un solido quartetto di musicisti, è l’altro punto di forza. Le canzoni, a partire da quelle dell’ultimo disco Philosophers, Poets & Kings come Jenny e Farner’s Toast, mostrano al meglio come la tradizione venga incanalata in una contemporaneità di livello eccellente. katerusby.com
Gli showcases al Late Night Bar dell’ultimo giorno sono stati aperti dal duo formato da Julu Irvine e Heg Brignall. Due cantanti e strumentiste dalla bella musicalità e dall’ottima intesa. Un progetto legato alla tradizione e gradevole all’ascolto. juluandheg.com
Chiusura con una sorpresa inaspettata per qualità e l’originalità della proposta rappresentata da Amy May Ellis. La giovane songwriter con voce e ukulele ha presentato quattro brani in uno stile acustico con suoni essenziali ma efficaci e con un canto che parte a volume basso per poi raggiungerne uno alto e dalla frequenza perfetta. Già sostenuta dalla Rough Trade per il suo primo Ep, non ci stupiremmo di trovarla nel giro di qualche anno sul Main Stage di un festival importante. amymayellis.com
Michele Manzotti
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