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Questo è un nuovo tassello per raccontare uno dei grandi maestri della musica d’autore italiana, che ha deciso di ritirarsi nel 2012, anche se è appena uscito un suo inedito all’interno di una raccolta tributo. Talanca si trova perfettamente a suo agio nel mare magnum del cantautore e lo fa approfondendo tre topos importanti: Le radici, i luoghi (Pàvana, Modena, Bologna e il ritorno a Pàvana) e la poetica. In nove capitoli l’autore delinea in maniera esaustiva il maestrone, con una scrittura scorrevole, a tratti elegante e ricca di citazioni gucciniane, che gradualmente incuriosisce il lettore. E’ interessante trovare nei singoli capitoli, dei box, che sembrano appunti da post-it, dove si analizzano alcune canzoni in particolare o si parla di luoghi e di amici. E come succede per qualche disco, il libro contiene anche due interessanti “bonus tracks”. La prima è una recente intervista, raccolta dall’autore, a Pàvana il 18 Aprile 2019 dove troviamo il Guccini di oggi , sempre lucido, ironico e intelligente. La seconda invece serve a scoprire cos’è Francesco Guccini. Ce lo spiegano alcuni storici musicisti (Ellade Bandini, Flaco Biondini, Antonio Marangolo, Ares Tavolazzi), alcuni colleghi (Capossela, Ligabue, Vecchioni) e personaggi della critica musicale e della cultura (Umberto Eco, Amilcare Rambaldi, Enrico De Angelis, Antonio Silva, Vincenzo Mollica, Fausto Pellegrini, Gabriella Fenocchio, solo per citarne alcuni. Il risultato finale ci sembra un libro interessante, completo e aggiornatissimo (si parla anche del suo ultimo libro “ Tralummescuro” uscito a settembre per la Giunti editore), dove emerge la sincera passione di Talanca nei confronti di Guccini. Un libro consigliato a chi conosce bene il cantautore e a chi invece, vorrebbe iniziare a scoprirlo.
Marco Sonaglia
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