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E’ stato tra i protagonisti di jazzahead! a Brema e ha presentato questo programma più volte dal vivo. Ascoltare su Cd Avec Les Temps di Giovanni Guidi permette di apprezzare le sfumature molteplici del pianista legato a doppio filo con la melodia. La traccia titolo da Léo Ferrè che dà il titolo al disco è seguita da composizioni originali mature e adatte alla formazione che accompagna Guidi (Francesco Bearzatti al sax tenore, Roberto Cecchetto alla chitarra, Thomas Morgan al contrabbasso, Joao Lobo alla batteria): citiamo No Taxi e Johnny The Liar.
Una forte vocazione alla melodia è patrimonio del chitarrista danese Jakob Bro che anch’egli si fa affiancare dal contrabbassista Thomas Morgan oltre che dal batterista Joey Baron. Questa Bay Of Rainbows è un’incisione dal vivo al Jazz Standard di New York che vede una perfetta intesa per creare un’atmosfera tipicamente nordica e di grande fascino. Si ascoltino quali esempi brani come l’iniziale Mild e Dug.
Altro trio che presentiamo è quello del batterista giapponese con base a Monaco di Baviera Shinya Fukumori. Anche in questo caso l’album For 2 Akis è stato presentato a jazzahead! e vede Fukumori insieme a Walter Lang (pianoforte) e Matthieu Bordenave (batteria). Fukumori porta la sua cultura d’origine utilizzando la batteria come un caleidoscopio di suoni piuttosto che come uno strumento ritmico. Questo permette un’ottima interazione con la melodia dei due colleghi come in Silent Chaos e The Light Suite.
Qui ci troviamo con la formazione classica pianoforte-contrabbasso-batteria con Shai Maestro leader insieme a Jorge Roeder e Ofri Nahemya. Una sua interpretazione al piano solo di My Second Childhood di Matti Caspi apre lo scenario a brani originali di Maestro, caratterizzati da cantabilità ed eleganza come Lifeline e New River, New Water. Al pianoforte solista Shai Maestro propone anche una versione interessante di These Foolish Things, mentre What Else Needs to Happen vede l’aggiunta di un testo recitato in un finale basato su cellule sonore.
Concludiamo con il bassista norvegese Mats Eilertsen che è stato una presenza distintiva in registrazioni ECM (Tord Gustavsen, Mathias Eick, Wolfert Brederode e altri), mantenendo vari progetti a suo nome come questo trio che esiste da 10 anni. And Then Comes The Night (ispirato dal racconto dello scrittore islandese Jón Kalman Stefánsson) vede Eilestren insieme a Harmen Fraanje al piano e Thomas Strønen alla batteria. Una proposta interessante fatta di ricerca restando nell’ambito acustico.
Michele Manzotti
2 – fine
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