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Gli artisti Paolo Fresu, Ada Montellanico, Simone Graziano e il mondo del jazz italiano chiamano a raccolta gli artisti, i professionisti e gli appassionati di tutte le musiche per un futuro migliore e meno improvvisato. “Nello specifico chiediamo al Governo l’apertura di un tavolo interministeriale tra MiBACT, Inps e Ministero del Lavoro per la revisione della materia giuslavoristica/previdenziale riferita ai lavoratori appartenenti al settore dello spettacolo”. In particolare, come spiega il pianista fiorentino Simone Graziano (nella foto di Angelo Trani) presidente di Midj (Associazione Musicisti italiani di Jazz) “il riconoscimento della figura di lavoratore con tutela previdenziale al pari dei lavoratori dipendenti o a carattere discontinuo. L’indennità forfettaria netta di 500 Euro mensili per 6 mesi per tutti i lavoratori dello spettacolo che, dal 23 febbraio, non hanno potuto svolgere la propria attività lavorativa”.
“Poi l’indennità di malattia da riconoscere sin dal primo giorno e con requisiti ridotti (dopo aver maturato 68 giornate contributive nell’anno precedente). L’accesso agli ammortizzatori sociali garantito anche ai lavoratori autonomi in relazione alle giornate di lavoro svolte durante l’anno precedente. La riduzione delle giornate lavorative ai fini previdenziali da 120 a 60. La previsione della possibilità di cumulo e ricongiunzione attualmente non prevista tra i contributi previdenziali Inps ex Enpals e le altre forme di previdenza (Inps privati e gestione separata) o abolizione della gestione separata per i lavoratori dello spettacolo con versamento solo all’Inps ex Enpals”.
“Abbiamo bisogno – conclude Graziano – del vostro apporto: artisti, professionisti, festival e rassegne, jazz club, fotografi, studi di registrazione, etichette discografiche, stampa, addetti ai lavori e maestranze tecniche di ogni tipo. Abbiamo bisogno di tutti coloro che amano la musica. Firmate questo appello (http://chng.it/rSPbRqdM) e fatelo girare”.
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