(Appaloosa Records / Ird)
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James Maddock, autore, cantante e chitarrista originario di Leicester in Inghilterra, può essere ormai considerato statunitense d’adozione, visto che risiede dal 2003 a New York. La sua musica è sempre stata influenzata dal folk/rock di matrice americana, con grande attenzione dedicata ai testi, spesso impegnati. If It Ain`t Fixed, Don`t Break It è composto da 10 tracce, nove della quali firmate da Maddock, compreso lo strumentale Dad`S Guitar e Loretta di Townes Van Zandt. Anche se la copertina dal sapore vintage avrebbe dovuto fungere da significativo indizio, l’ascolto ci ha colti di sorpresa, poiché approccio, stile e sonorità sono diversi da tutti i precedenti album visto che a farla da padrone sono rock and roll e rockabilly. Maddock oltre ad occuparsi di tutte le chitarre e della voce solista, è il produttore dell’album, come per il precedente Insanity vs. Humanity (2017). Ad accompagnarlo sono Drew Mortali al basso, Aaron Comess (Marc Cohn, Spin Doctors, Willie Nile, Joan Osborne, Edie Brickell) alla batteria e Ben Stivers (Gregg Allman, Lyle Lovett, Bee Gees) alle tastiere. Pubblicato dall’encomiabile ed italianissima Appaloosa, If It Ain`t Fixed, Don`t Break It è un album divertente, e come tale deve essere “vissuto”. Una digressione artistica per James Maddock che ci aveva abituati a lavori dai contenuti ben diversi.
Stefano Tognoni
Tracce
Discover Me
There Ain`T No Love In Your Love
Loretta
I Ain`T Leaving My Girl For You
Knife Edge
Calling My People
Music In The Stars
Don`T Lie To Me
Dad`S Guitar
Land Of The Living
Tagged Americana, james Maddock