(Appaloosa / Ird)
Pagina Facebook Michele Miko Cantù
Non è facile per un musicista italiano entrare anima e corpo in uno genere come l’Americana. Specialmente se si propone all’ascolto di coloro che quel genere lo assimilano da tanti artisti del mondo anglosassone. Già componente della band Backseat Boogie, Michele Miko Cantù stavolta fa quasi tutto da solo, ma facendosi affiancare da colleghi che respirano Americana da anni come Paolo Ercoli al dobro e Andrea Verga a banjo e mandolino. La voce e la chitarra (ma non solo) di Cantù sono i mezzi per raccontare le storie contenute in canzoni scritte con mestiere, che sicuramente tengono conto di tanti ascolti ma che trovano una strada propria. Ci fa piacere ricordare brani come Millions, Memory Lane, Prison Guard, Lay Down Your Worries scritti con quella cura fatta apposta per suscitare emozioni. E le due cover (Drake e Earle) indicano modelli da seguire ma si fanno quasi da parte rispetto agli originali di Cantù. Il quale ci propone un disco bello, che può rivaleggiare con le produzioni di Oltreoceano, ma che è autarchico nel miglior senso della parola.
Michele Manzotti
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