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Una chiacchierata con Mirco Mariani in tempi di isolamento non può non essere focalizzata su Merendine Blu, il singolo uscito sulle piattaforme di streaming. Il brano, che anticipa l’uscita dell’album Punk da balera, ha avuto una visibilità straordinaria. Al di là della presenza degli ospiti Orietta Berti e Lodo Sguenzi, è lo stile di eXtraLiscio a imporsi per la sua originalità nel panorama musicale. Un linguaggio che Il popolo del Blues segue da tempo proprio per la sua capacità di sintetizzare i suoni popolari e il rock grazie a musicisti di grande livello ed esperienza,
L’album Punk da balera era atteso da un po’ di tempo…
«Si, è un disco che tra una cosa e un’altra ho finito di registrare due anni fa. Poi con l’etichetta Garrincha non abbiamo trovato il momento giusto per farlo uscire. Ne ho approfittato per sistemare un po’ l’album che alla fine però è pronto nel periodo sbagliato, quando non possiamo andare fuori da casa. Adesso vedremo quando uscirà».
Nel frattempo è stato lanciato Merendine Blu, questo hit che ha spopolato sulle piattaforme digitali tanto che è entrato in classifica nei canali di download
«E’ vero, per la prima volta in vita mia sono entrato in classifica, non sapevo nemmeno cosa voleva dire».
Parliamo un po’ dei musicisti che ti accompagnano, perché di solito eXtraLiscio viene identificato nei tre frontmen, Mirco Mariani, Moreno “Il biondo” Conficconi e “Big” Mauro Ferrara (per chi non lo conoscesse è la voce storica di Romagna Mia e una potenza ancora straordinaria). Ce li puoi introdurre?
«Che bella domanda che mi fai, è la prima volta che un’intervistatore me la pone. Sai perché? Sono stato un musicista di tanti altri personaggi; succede che tu fai un gran lavoro e non vieni mai ricordato. Abbiamo una grande orchestra, un po’ fuori moda perché siamo in dodici (anche se dobbiamo vedere cosa succederà quando ripartiremo, magari torniamo di moda). In parte li ho portati io e in parte sono elementi del gruppo di Moreno».
Veniamo alle presentazioni?
«Il vero capoorchestra è Moreno “Il biondo” che ha una storia importante alle spalle, uno dei più famosi capiorchestra della musica da ballo romagnola. Poi c’è il già ricordato “Big” Mauro Ferrara che è non solo la voce di Romagna Mia nel mondo, ma più che altro è la voce del liscio. Ci puoi suonare sotto quello che vuoi, ma lui rimane “il” liscio. A noi tre si unisce una formazione veramente notevole. Due chitarre: una di Alfredo Nuti, bravissimo strumentista romagnolo, e Marcello Monduzzi. Sono due esecutori con cui suono da tantissimi anni. Poi c’è Massimo Simonini, direttore artistico di Angelica Festival di Bologna dedicato alla musica contemporanea, che suona con noi il Theremin preparato. Il batterista è Davide Castagno che fa parte dell’orchestra di Moreno, così come il bassista Giuseppe Zaghini. Uno dei pilastri è Enrico Milli, il nostro trombettista e fisarmonicista. E per le serate speciali chiamiamo anche il Maradona del sax, quello che ha portato il sax nel liscio a livello più alto (mai più, secondo me, sarà possibile superare quel livello) che è Fiorenzo Tassinari. Poi siamo al completo!».
Tra l’altro Enrico Milli è un toscano di Sansepolcro che ha scelto di vivere a Gatteo Mare per motivi di lavoro. E’ un musicista straordinario che con un’aria serafica fa delle cose fantastiche alla fisarmonica e alla tromba. Poi c’è Fiorenzo Tassinari che è veramente il Maradona del sax…
«Anche perché penso che lui abbia raggiunto un primato mai raggiunto nel liscio. Lui è riconosciuto un grande non solo nel mondo del liscio (e qui è scontato), ma anche da jazzisti e musicisti di altro genere. Quando fai il nome di Fiorenzo Tassinari, tutti in qualche modo si inchinano. Un risultato straordinario per un musicista».
Ritornando a Punk da balera, e oltre ai musicisti citati, sei riuscito ai coinvolgere altri ospiti per il lancio del disco e mi riferisco anche al video di Merendine Blu che vede Lodo Sguenzi e Orietta Berti.
«Questa è una canzone tradizionale ungherese che portavo con me nel periodo in cui ero in tour con Pacifico. Gliela feci ascoltare e lui mi disse: ma che bella. Io gli avevo già detto che volevo fare un brano che si chiamasse Merendine Blu, paragonandole agli spinaci di Braccio di Ferro. A quel punto ho pensato fosse il momento giusto di chiamare in campo due personaggi agli opposti. Una di loro è Orietta Berti perché le merendine sono celestiali: ti lanciano nello spazio e lei la vedevo bene come interspaziale. Poi il disco è nato tutto così, ho cercato di coinvolgere altri artisti. Non solo in Merendine Blu, ma anche in un brano (che è il mio preferito dell’album) come Perché che è suddiviso tra noi con l’orchestra di liscio e la Nuova Compagnia di Canto Popolare da Napoli. Praticamente parte un pezzo che sembra una rumba da balera romagnola e poi diventa una tammurriata con l’immensa Fausta Vetere. Vorrei spendere due parole per ricordare la scomparsa del marito Corrado Sfogli, grandissimo musicista che era il direttore artistico della Nccp, chitarrista stratosferico che ho avuto la fortuna di conoscere e di farci questo brano meraviglioso insieme. Il pezzo poi sfocia in uno strumentale che richiama la liscia napoletana, un incrocio di popoli diversi dove la base è fatta con tammorre, chitarre e mandole mentre Fiorenzo e Moreno al sax e al clarinetto fanno il liscio. Un’esperienza meravigliosa».
C’è qualche canzone che avete già eseguito in pubblico. Mi riferisco a Onda del Mar, una delle cose più divertenti uscite dalla musica italiana a parer mio negli ultimi anni. Chi l’ha composta o di chi è stata l’idea?
«I brani generalmente li scrivo io, dopo mi chiudo in studio con i miei strumenti e faccio i suoni. Poi in questo disco, come ho detto prima, ho chiamato tanti ospiti che cantano e suonano. Uno di questi è Armando Savini (interprete di Perché mi hai fatto innamorare al Festival di Sanremo 1967, ndr), poi c’è Roberta Cappelletti che è stata la prima donna capoorchestra nel liscio, che danno il loro contributo. Savini canta con quel verbo un po’ anni Sessanta e negli anni successivi ai primi dischi si è lasciato contagiare dalla balera orchestrale. Con questo brano ho pensato proprio a Savini e al suo slang come quando in America cantavano con la bocca chiusa. Poi alla fine me lo sono cantato io. Questo disco è una raccolta con gli ultimi grandi del liscio rimasti, oltre ai già citati Orietta Berti, Lodo Sguenzi e Chantel, un noto dj di Berlino di origine balcanica, in una sua versione di Scarpa Grigia».
Tornando a Merendine Blu, l’avevi già eseguita durante il tour con Pacifico?
«Si, durante le prove ci mettevamo da una parte e abbiamo buttato giù il testo, che parla della vita normale da bar di periferia e poi, mangiando merendine blu, ti trovi catapultato nello spazio. Pacifico ha voluto che lo cantassi come bis: diceva che i suoi concerti erano tropo tranquilli ed educati e quindi alla fine facevamo questo brano».
Hai parlato dell’etichetta Garrincha per cui è uscito il disco. Quindi quando sarà possibile, si potrà trovarlo nei negozi di dischi. Puoi dare un po’ di coordinate per recuperare il disco e le attività di eXtraLiscio?
«Adesso cerchiamo di prolungare il più possibile la vita di Merendine Blu. Adesso non è possibile far uscire il disco, perché vive grazie ai concerti e non più con le vendite a maggior ragione per noi che siamo un gruppo di extraliscio e non delle pop star. Però la cosa più interessante che ti vorrei dire che sono stato chiamato per riportare il liscio ai giovani da Riccarda Casadei per incontrare Moreno. L’obiettivo era questo, quindi è nato il progetto che come genere ha proprio il punk da balera. Ciò che è molto bello e sta capitando da qualche tempo è il fatto di poter elevare questa musica e di portarla dove non è mai entrata. Grande merito è stato di Ermanno Cavazzoni, grandissimo scrittore di Bologna che ha preso in super simpatia eXtraLiscio tanto da portarci alla Milanesiana, il festival di Milano organizzato da Elisabetta Sgarbi e lì è scoppiato il miracolo. Oltre a Cavazzoni infatti anche Elisabetta Sgarbi si è innamorata del progetto, tanto che siamo quasi arrivati alla fine delle riprese di un film che lei stessa ha realizzato su sceneggiatura di Cavazzoni proprio su eXtraLiscio. Un vero film tutto su di noi, che quando il mondo ripartirà potrà essere visto, girato con maestria, con scelta dei luoghi pazzesca e con ricerca del dettaglio. Non ho visto il girato, ma ero lì. Vedrai una grande bella cosa: soprattutto grazie a loro due stiamo ridando al liscio quello che il liscio si era fatto rubare. Perché con la balera trasformata e malandata negli ultimi anni, una sorta di karaoke di gruppo con le basi, stiamo riportando il liscio ai vertici della nobiltà, della creatività e dell’arte che la musica romagnola si merita, perché è una bella musica».
Ricordiamo che la discografia di eXtraLiscio si compone, oltre che di Punk da Balera, di uno splendido album Canzoni da Ballo vol. 1 dove c’è un brano straordinario da te composto come Alla Fermata. E poi c’è un disco zappiano come Ballabilessum / Gli imballabili, un doppio dove ci sono i brani tradizionali da orchestra e gli stessi brani “sporcati” da te che diventano imballabili. Poi, ed è la cosa più bella, alla fine c’è La Sfida. Chi è andato a vedere l’orchestra di Moreno sa che a un certo punto lui e Fiorenzo (talvolta anche Enrico Milli) si lanciano una sfida tra due sassofoni (anche se Moreno è prevalentemente clarinettista, ma qui suona il sax alto) è qualcosa di veramente irresistibile.
«Se mai Elisabetta Sgarbi volesse un giorno fare un girato su questo brano fantastico, le vorrei dare come suggerimento di fare i primi piani agli occhi, alla Sergio Leone. E’ veramente una sfida tra pistoleri, una cosa meravigliosa, il bello del liscio».
Michele Manzotti
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