(Fire Records / Goodfellas)
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Quello di Brigid Mae Power è un linguaggio che potrebbe essere catalogato nell’alternative folk. Ci sono momenti che ricordano il country e in altri le ballads del nord della Gran Bretagna. Le influenze vengono superate da uno stile cantautorale legato alle sonorità acustiche con momenti dedicati ai vocalizzi che riprendono atmosfere popolari. Il disco, di carattere autobiografico e il terzo della discografia dell’artista, è stato registrato nello studio analogico The Green Door a Glasgow con un esponente importante del folk scozzese Alasdair Roberts coproduttore insieme alla stessa Brigid e al marito di lei Peter Broderick. Un disco con un tradizionale di lusso quale Blacksmith (ricordiamo la versione degli Steeleye Span) e composizioni originali come la traccia titolo, l’unico momento autenticamente solare posto alla fine del disco, come On A City Night dagli echi country, la ballata Wearing Red That Eve, I Was Named After You, I Had To Keep My Circle Small tra i brani più convincenti. Album che emana fascino appena si entra nel suo mondo sonoro.
Michele Manzotti
Tracklist
On A City Night
Wearing Red That Eve
Wedding Of A Friend
Not Yours To Own
I Was Named After You
We Weren’t Sure
You Have A Quiet Power
I Had To Keep My Circle Small
The Blacksmith
Head Above The Water
Tagged alt folk, Brigid Mae Power