(Vrec music label-Audioglobe)
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Davide Sellari in arte Olden torna con un nuovo disco di inediti, il quinto della sua produzione, dal titolo “ Prima che sia tardi”. Il disco è un concept album ispirato ad un breve romanzo dello stesso Olden, che racconta di un paese dominato da una dittatura spietata e razzista rappresentata dall’oca nera in copertina, dentro questa vicenda si muove il personaggio di Zahira figlia di emigranti. Il disco contiene dieci tracce, comprese di un prologo e di un epilogo, che diventano i capitoli della nostra storia. “Prima che sia tardi “ apre in maniera potente il disco ( “ Prima che sia troppo tardi, prima che chiudano la porta, prima ancora di sentire bene la paura e che libertà sia morta, prima che le stelle nere ci rubino il respiro e prima che sia lo stesso non tornare ad essere vivo”) seguita dal rock sporco de “ Il giorno della gloria” ( “ Zaira ha paura e vorrebbe fuggire , ma un uomo la vede, la insulta e le sputa, poco lontano, non troppo distante dal mare, un ragazzo dagli occhi splendenti accende la radio e li sente gridare, di razze sbagliate, nemiche e invadenti”), ancora ottimi livelli con “Aquilone” (“Le bastonate a chi all’amore non dà un nome, che l’amore è libero, idioti, è un aquilone, perché all’amore voi vorreste dare un nome, ma lui vi piscerebbe in faccia se dio vuole, se un dio ci fosse, ma è assente, è evidente, o è solo un vecchio sordo che non sente, ma è assente, o è solo un impostore molto più semplicemente”… “Devi andartene animale, maledetto straniero, ma se alla dignità darete voi un colore, noi vi sputeremo in faccia se dio vuole”). “L’oca nera“ apre idealmente il secondo capitolo che si ammorbidisce di sonorità con la ballata “La nostra idea” (“E so che ora mi ascolti, che ridendo mi rispondi io li fotto tutti quanti, stai tranquillo, se mi aspetti, io ti aspetto e ce ne andremo via, la nostra idea”), la struggente “Mare tranquillo“ (“Quando potrai ritornare mi dirai sai adesso ho voglia, dirti che andrà tutto bene e poi lo grideremo e poi lo grideremo insieme, ma non tremare adesso è tutto quello che vorrei, che sei scappata in tempo, ti aspetta un posto, corri, vai che non ti prenderanno mai”) e il grido d’amore di “Non tu, noi” (“Ora che sei lontana, ma più vera delle favole, sei il tempo che ci calpesta la prova più difficile, hai più di mille anni nello stesso preciso momento e non ci fare caso se adesso non piango, non ti preoccupare se io rimango”). L’ultimo capitolo si apre con una lettera di resistenza dal titolo “Cuore mio” (“ Qui non è cambiato niente o purtroppo, poco, restiamo attenti come sempre, teniamo acceso il fuoco, sono arrivati ieri i nuovi compagni, ma tra non molto saranno già pronti”), il nemico crolla con “ Il clown” (“Come un viaggio nel tempo, cent’anni indietro in poco più di un momento, ma soffia il vento, è la rivoluzione, è l’acqua buona, nuova, è l’Oca nera che muore”) e torna la tranquillità malinconica con “ Puntuale” e le sue ossessive parole ( “ Ti dicevo sarai fuori in un baleno, , la pioggia scura, i carri armati e il tuo respiro, le mie carezze addormentate dentro a un treno, ora sei libera, sorridi che ti vedo e non ti prenderanno mai, non ti prenderanno mai, non ti prenderanno mai, non ci prenderanno mai”). Chiude il disco una bonus track molto interessante cantata con Umberto Maria Giardini “ Il fiume amaro” che porta la firma di Mikis Theodorakis e Sandro Tuminelli. La produzione e gli arrangiamenti di Flavio Ferri (Delta v) rivestono perfettamente le tracce che si muovono tra ondate elettriche e momenti più poetici, sempre in bilico tra elettronica e pop, senza mai perdere di eleganza. Nel disco oltre ad Olden (voci, chitarre acustiche, pianoforte e organo) e Ferri (chitarre, tastiere, pianoforte, tamburelli e percussioni, effetti e rumori) hanno suonato Ulrich Sandner (chitarre, mandolini, violini, organ bass pedal), Doctor Allau (batterie), Franceso Miceli (batterie). Artwok a cura di Marco Olivotto, con le belle e delicate illustrazioni di Cristiano Baricelli. Un lavoro necessario e attuale, fortemente politico, una denuncia feroce ad una società che non accetta il diverso, che non contempla l’amore, legata al potere in maniera morbosa. Olden ha realizzato il disco della maturità con una scrittura di alto livello, una prova vocale intensa (divisa tra rabbia e passione) e un timbro personale, tutte caratteristiche che lo fanno risultare tra i nomi più interessanti della musica d’autore italiana.
Marco Sonaglia
Tracce
Prima che sia tardi (prologo)
Il giorno della gloria
Aquilone
L’oca nera
La nostra idea
Mare tranquillo
Non tu, noi
Cuore mio
Il clown
Puntuale (epilogo)
Fiume amaro (feat. Umberto Maria Giardini)
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