(VREC Music Label / Audioglobe)
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Gianluca Chiaradia, chitarrista e cantautore trevigiano giunge con Primo Vere al significativo traguardo del terzo album. Primo Vere ha il pregio di catturare fin dal primo ascolto. Malgrado il titolo, preso in prestito dal primo libro di Gabriele D’Annunzio, tutte le otto tracce contenute, interamente composte da Chiaradia, offrono brani cantautorali che suonano freschi e moderni, pur abbinando contenuti testuali pregni di significati. Ad emergere in modo preponderante è l’abilità di Chiaradia sulla sei corde. Il suo stile con l’acustica, suonata con la tecnica fingerpicking, ci permette di apprezzare un musicista di notevole livello. Ad accompagnare Chiaradia (voce, chitarra acustica), ed a contribuire all’ottima riuscita del progetto, sono Luca Colussi (batteria), Andrea Ghion (basso elettrico), Enrico Casarotto (chitarra elettrica e acustica) e Assuera De Vido (violino). Negli episodi più contaminati dal folk/rock di matrice anglofona, possiamo scorgere dei riferimenti stilistici con Massimo Bubola, mentre nei brani sorretti dal fingerpicking potremmo citare delle reminiscenze con Goran Kuzminac, ma, sia chiaro, solo per dare dei riferimenti a chi ancora non conoscesse un artista che ha una sua precisa e pregevole identità stilistica. Struggente è il testo del brano scelto come primo singolo, George, che narra il tragico e reale episodio della condanna a morte subita, negli USA; nella Carolina del Sud, dal quattordicenne afroamericano George Stinney, dopo un processo durato solo un giorno ed un frettoloso consulto operato da una giuria di soli bianchi. Primo Vere è sicuramente consigliato agli appassionati del genere proposto poiché contiene canzoni non solo da sentire, ma da “ascoltare” con attenzione.
Stefano Tognoni
Tracce
Anima nera
La strada di casa
Canzoni che ci salvano
Ancora spazio
A proposito della primavera
George
Marta
Rebibbia
Tagged cantautorato, Chiaradia