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foto (c) Fotocronache Germogli
«Il mio è un omaggio a un disco da riscoprire. Risale al 1974 e vedeva uno dei primi incontri tra tango e jazz con Astor Piazzolla e Gerry Mulligan. Il discografico di allora mi ha chiesto di recuperarlo e da qui nasce questi progetto». Javier Girotto, sassofonista argentino ormai italiano di adozione, insieme a a Gianni Iorio al bandoneón e Alessandro Gwis al pianoforte ha presentato Tango Nuevo Revisited. Fu dunque lo stesso produttore, Siegfred Loch, lo scorso anno a proporre a Javier Girotto, sassofonista argentino da tempo di base in Italia, di recuperare quel repertorio che venne inciso in Italia. Nel vecchio disco, con tre titoli a seconda delle zone in cui uscì (Summit, Tango Nuevo, Reunion Cumbre) c’era una sorta di big band. «Nella mia riproposta ho scelto una lettura con un trio e sono convinto che i brani, meno conosciuti rispetto ad altri di Piazzolla, siano valorizzati anche così. Gwis lavora con il mio progetto Airestango da venti anni mentre Iorio ha una tecnica che lo pone tra i migliori solisti dello strumento, alla pari di quelli argentini. Per quanto mi riguarda uso il sax baritono, lo strumento di Mulligan».
Tango Nuevo Revisited è stato eseguito dal trio di Javier Girotto ai Giardini del Torrione di S.Brigida di Empoli a cura del Centro studi Busoni in collaborazione con Empoli Jazz. Il repertorio è quello dell’album citato e per comodità usiamo i titoli dei brani nell’uscita per il mercato anglosassone. Il gusto della melodia e del ritmo intrecciati insieme caratterizzano le composizioni di Piazzolla, preponderanti nel disco, e i tre musicisti li sanno realizzare al meglio grazie a un tecnica eccellente e un sentimento che viene dall’aver assimilato totalmente il repertorio.Così brani come Summit, le affascinanti Years Of Solitude e Close Your Eyes And Listen, le ritmiche 20 Years Ago e Aire De Buenos Aires (questa l’unica composizione di Mulligan dell’album) tornano alla luce in una nuova veste, ma assolutamente efficace e non minimalista. Girotto trascina il trio in una serata dove convivono rispetto per gli originali e libertà espressiva. Come fuori programma il notissimo Libertango, per festeggiare la libertà di ritrovare il rito della musica dal vivo.
Michele Manzotti
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