Irma Records
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Basta una parola, “Luce”, per evocare le atmosfere infinite di un grande artista. Battisti e gli anni Settanta, quelli psichedelici e metafisici, sono motore e ispirazione per una musica strumentale che sa raccontare gli umori attuali con le citazioni del passato. La formazione sarda degli Apollo beat presenta l’ultimo album “Sfera”. Il nome rimanda a un’allusione emotiva, l’atmosfera, e allo stesso tempo alla geometria perfetta del suono. La sfera è la dimensione ideale che unisce il gruppo, “equilibro e armonia – spiegano gli Apollo beat – l’oggetto della nostra ricerca”. Nove tracce bucano la dimensione spazio-temporali e ci proiettano in uno stato astratto, forse ispirato proprio alla selvaggia Sardegna. Suoni elettronici e ritmi percussivi africani si mescolano, i fiati raccolgono in un’unica onda sonora lo spirito delle origini, il ricordo di un lungo cammino. I sintetizzatori incontrano il suono ancestrale del didgeridoo. Il brano “Le Origini” è corredato da una clip, filmata ai piedi di un Nuraghe, con rimando evidente del video dei Pink Floyd a Pompei. In questa anamnesi musicale ci accompagnano lo space rock e la world music. L’incipit ricorda un lancio verso l’universo e poi la navigazione in altre galassie. Ci sentiamo un po’ hippie immersi nella luce di un’alba sul mare, ascoltando “Sfera”, la traccia che dà il nome al disco. Flauto e tricorno ci conducono in viaggi psichedelici, cullati da un’armonia polistrumentale. “Limite” è tra le poche eccezioni dove si fa ricorso alla voce. Anche qui è immediata la citazione alla poesia di Battisti, dove parole e vento sono catturati da un suono magnetico, oltre ogni confine, oltre la forza di gravità.
Gli Apollo Beat: Giuseppe Bulla (chitarre, voce, sintetizzatori, didgeridoo, cori), Diego Ganga (basso), Diego Moretti (percussioni, tastiere, sintetizzatori, didgeridoo, cori), Salvatore Coinu (batterie, percussioni, cori), Paolo Pieraccini (tastiere, cori, sintetizzatori, basso e batteria in 9), Gianfranco Foddai (tastiere, fisarmonica, sintetizzatori)
Laura Tabegna
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