La scuola italiana di tromba e flicorno è sempre più numerosa qualitativamente. Ne è un esempio il lavoro di Ramon Moro (conosciuto anche come autore di colonne sonore) che ha dato alle stampe Dreams, un disco di composizioni originali che è stato realizzato in collaborazione con Emanuele Maniscalco. Otto tracce dove la melodia è l’elemento fondamentale, ottenuto attraverso note scandite in misure lunghe per un’atmosfera che punta all’evocazione del sogno con titoli dal carattere narrativo. www,ramonmoro.com www.emanuelemaniscalco.com
Altro duo per un progetto differente. Resta il pianoforte, a cui è seduto Antonio Cocomazzi, abbinato al sax soprano e baritono di Mario Marzi. Restart (Map Records) vede undici tracce composte da Cocomazzi dove il ritmo si sposa al canto, con l’evocazione di atmosfere popolari (parte di Sonatax , Verso dove, Impatto), ma anche grida urbane (Metropoli, Al di là del sentiero.) e riflessioni melodiche (Respiro, Canto agreste). Un disco la cui alternanza di atmosfere si fa apprezzare. www.antoniococomazzi.it www.mariomarzi.net
Il pianista Emanuele Coluccia con il suo trio (Luca Alemanno al contrabbasso e Dario Congedo alla batteria) e con la voce di Caterina Bubbico nelle prime due tracce propone Birthplace (Workin’ Label / Ird) un viaggio dell’anima verso il luogo di nascita. Lo fa attraverso composizioni in cui si evocano tempi, luoghi e stati d’animo. Coluccia si muove attraverso suoni drammatici, epici, ma anche di ricerca melodica nei momenti più tranquilli. Basti ascoltare il contrasto nelle centrali Lejos e Alba, il ritmo di Bright Red e la preghiera laica della traccia titolo. www.workinproduzioni.it
Concludiamo con un musicista già presente nelle nostre pagine come Rosario Di Rosa che con il suo progetto Basic Phonetics presenta Crossroad Blues (Deep Voice Records). Un lavoro dove la ricerca di Di Rosa prosegue tra sperimentazione ed elettronica con le sue tastiere al centro affiancato da Sarah Stride alla voce, Carlo Nicita ai flauti, Alberto N.A. Turra alle chitarre e Davide Bussoleni alla batteria. Il disco, il cui titolo non deve trarre in inganno i lettori appassionati di blues, è un percorso che unisce jazz, rock e musica colta contemporanea con risultati lusinghieri. www.rosariodirosa.com Michele Manzotti
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