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Un disco che nasce in Francia e che è edito in Italia, cantato in siciliano da una cantante messinese che vive a Marsiglia affiancata da uno strumentista algerino. Spartenza vede protagonisti Maura Guerrera e Malik Ziad alla mandola e altri strumenti a corda con la partecipazione alla produzione artistica (e alla voce in alcune tracce) del marsigliese Manu Théron. Spartenza è la separazione da qualcosa che si ama, in questo caso la vita quotidiana cantata nei tradizionali, una raccolta di canti provenienti dalle varie province della Sicilia. C’è nostalgia, ricordo, partecipazione, senso dell’appartenenza nell’interpretazione. La musica popolare, senza diventare cliché, si impone nella sua essenza, come frutto di ricerca fisica e interiore. La voce di Maura Guerrera (anche alle percussioni) simboleggia questa appartenenza dando forza ai brani come quello della traccia titolo, l’iniziale Ramu vecchiu, le due ninne nanne dai paesi di Ferla e Giarratana, Sta terra nun fa pi mia in cui si piange la lontananza dall’Italia durante l’emigrazione negli Stati Uniti, la conclusiva Spunta lu suli. Malik Ziad non si limita ad accompagnare ma a sua volta cerca suoni da integrare con la mediterraneità. Un disco in cui il folk guarda oltre la Sicilia e il passato, nonostante faccia riferimento a entrambi.
Michele Manzotti
Tagged folk, Malik Ziad, Maura Guerrera