(Produzione indipendente)
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Emanuele Nidi è un giovane cantautore parmense, che dopo anni di palcoscenico, si presenta con il suo primo disco di inediti intitolato “La tua bellezza in fiore”. Un lavoro che risente delle influenze di vari generi come la canzone d’autore, il pop, il rock, il country e un tocco di sperimentazione. Nove tracce scritte completamente da Nidi che si occupa anche delle chitarre, del pianoforte (strumento del quale si è diplomato al conservatorio), tastiere, armonica. “Anche se la luna splende non sempre splende per te” è un brano dal sapore pop che apre il disco, creando un buon intreccio prima tra i cori e poi finale tra pianoforte, violoncello e vibrafono, “Americana” è una ballad sostenuta da uno slide e da un testo interessante (“Strappato al suo esilio oltreoceano lui figlio e fratello dei morti ammazzati a Milano, volle il nome e il mandante di Bava Beccaris che odiò con il cuore spezzato”), “Pasqua” ci porta a sonorità acustiche, grazie ad un’efficace arpeggio di chitarra acustica e dall’armonica (“Domenica di carne la primavera esplode, ho scritto tre canzoni per la fabbrica di Erode, le ho già perdute, le ho già vendute all’ombra delle mode, lungo le spiagge le cantano in coro con schegge di vetro in bocca e nessuno scorda mai la strofa che gli tocca”), “Antichi trovatori” ha un vestito quasi progressive e un cantato vicino al recitato (“Antichi trovatori confezionano collane con ossi d’albicocca e lacrime amare, per un’idea di bellezza pronti a sacrificare la repubblica di Weimar sull’altare, ma avevano anche allora la musica nel cuore, nei prati gli spartiti nel cielo le parole”), “L’angelo” sviluppa un certo misticismo tra chitarra classica, archi e percussioni (“Un angelo con le sue ali nascoste nel bacio di una donna senza seno, con lei hai spartito un letto di fiori e scorpioni, lenito le ustioni portate da un brutto veleno”), ancora una chitarra slide in primo piano per “King Kong contro gli antichi trovatori” (“Antichi trovatori tra piante carnivore e zanzare, si portano dietro i sensi di colpa minorenni da adottare e vergini slavate da recare in dono a bruti con tratti negroidi e abecedari muti che sanno ormai fin troppo bene il loro canovaccio: Scalare un grattacielo per amore un po’ di fama e un numero sul braccio”), ” Metropolis ” invece è una classica ballata d’autore sostenuta egregiamente dal pianoforte (“Sei chiusa come me in scatole di luci, anelli, cani, casalinghe ardite in abiti fumé, delusa come me da un film”), ” Arianna” ha un sapore medioevale con la chitarra acustica, il pizzicato degli archi e il pianoforte (“Non ti fermare, non pentirti più, taglia quel filo in tre, un pezzo al cielo, un pezzo all’asfalto, portane un pezzo da me, segui quel filo e poi, strada per strada ecco apparire i tuoi guai, come una danza o un incendio d’estate che non si spegnerà mai”), chiude il disco “Canzone della sirena” con un’atmosfera sognante di brezza marina (“Ti ho riportato a galla per vivere la scena di te che respiravi con polmoni da sirena e ti ho creduto spenta finché non mi hai bruciato e adesso com’è dolce il cuore devastato”). Un buon esordio, dove Nidi dimostra un’interessante capacità di scrittura, ricca di tante citazioni culturali e un buon gusto negli arrangiamenti, dal punto di vista vocale si risente ancora di una certa acerbezza dovuta alla giovane età , ma che vista la qualità delle canzoni, ci fa ben sperare nel suo futuro.
Marco Sonaglia
Tracce
Anche se la luna splende non sempre splende per te
Americana
Pasqua
Antichi trovatori
L’angelo
King Kong contro gli antichi trovatori
Metropolis
Arianna
Canzone della sirena
Tagged Cantautorato italiano, Emanuele Nidi