(Big Eye Records)
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Nell’ultima decade, uno dei batteristi che più si è messo in luce, nell’ambiente blues di Chicago, è Kenny “Beedy Eyes” Smith, figlio del grande Willie “Big Eyes”, per molti anni batterista alla corte di Muddy Waters, nonché apprezzato band leader. Degno erede di cotanto padre, Kenny è un componente dei The Cash Box Kings e vanta collaborazioni con artisti come John Primer, Mud Morganfield, Lurrie Bell e Bob Corritore. Drop The Hammer, rappresenta il suo esordio come solista, dove non si limita al ruolo di batterista ma si fa carico della voce solista, della produzione artistica e della composizione di tutti i dodici brani che ne fanno parte. Ad accompagnarlo, come lui stesso scrive nelle note interne del libretto allegato al cd, è una sorta di “All Star Band” tra i cui elementi spiccano il mitico Sugar Blue (armonica), Greg Guy (chitarra), figlio di Buddy Guy, Felton Crews (basso), in passato con Miles Davis e Charlie Musselwhite, Omar Coleman (armonica), Blilly Flynn (chitarra), Ari Seder (chitarra), Luca Chiellini, ottimo tastierista di Volterra presente in tutte le tracce, ed un efficace trio di coriste. La sezione ritmica è l’asse portante di tutte le composizioni, ma sin dall’iniziale Head Pounder, è palese che Kenny Smith voglia trovare un percorso personale, un “suo” blues fatto non solo di tradizione ma anche di sonorità più moderne senza disdegnare l’uso dell’elettronica e strizzando l’occhio al funk. Drop The Hammer è un progetto positivo ma particolare, ed è consigliato a chi apprezza un approccio al blues che si discosta, perlomeno in molte tracce, dalla tradizione.
Stefano Tognoni
Tracce
Head Pounder
Hey Daddy
Drop the Hammer
Scratchin’ Your Head
What in the World
No Need Brotha’
Puppet on a String
Keep On Pretending
Living Fast
Second Hand Woman
One Big Frown
Moment of Silence