(G.T. Music)
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Solo ora mi accorgo che si sta avvicinando Natale. Forse è per questo tempo sospeso, o il contrasto tra realtà e luci, che come sempre brillano ma che sembra abbiano un luccichio appannato. Oppure l’impossibilità di spostarsi in modo libero (che rispettiamo per il bene comune), ma che in qualche modo chiude i nostri orizzonti, anche se per un tempo a termine. È persino vero che gli artisti, soliti in questo periodo a inondare i negozi (fisici e digitali) di dischi di taglio natalizio, quest’anno sono quasi del tutto assenti, per cui scoprire una cantante intraprendente che va controcorrente ci può dare un po’ di fiducia. Ma Tiziana Bacchetta si spinge anche oltre: pubblica un disco natalizio e lo fa intitolandolo Driving Home for Christmas, ora che siamo quasi impossibilitati, giustamente, a guidare per raggiungere i nostri cari. Ma andando oltre, ci accorgiamo che quello presentato dalla cantante romana (abruzzese d’origine), che vanta una carriera di grande rispetto, con studi anche lirici e una propensione per il canto blues e gospel, è un disco che si discosta dai soliti prodotti. Accanto a brani noti la scelta è stata quella di proporre canzoni meno famose; così troviamo evergreen come Have yourself a merry little Christmas (Hugh Martin, Ralph Blane), The Christmas song (Mel Tormé) e White Christmas (Irving Berlin), e rarità come Christmas tears (di R. C. Wilson e S. Thompson, ma portato al successo da Freddy King), This Christmas (Donny Hathaway), Every year, every Christmas (Luther Vandross e Richard Marx), Driving home for Christmas (Chris Rea).
Così presentando il disco la stessa cantante racconta: «Natale. La festa più magica dell’anno e alla quale ho voluto dedicare il mio terzo disco. Con sette canzoni, sette diverse sfumature del mio natale: a volte malinconico, a volte gioioso, a volte festoso. Che mi riporta a ricordi infantili, bellissimi, come quando nel giorno della Vigilia guidavo verso casa e non vedevo l’ora di immergermi in quell’atmosfera, fatta di luci, degli alberi innevati, dei regali, degli affetti più veri, dei desideri non ancora realizzati. Ed è come rivivere quella malinconia degli anni andati, ma anche la gioia di averli vissuti, rileggendo quegli anni, oggi, con occhi diversi. Come se il tempo fosse circolare e il passato, il presente e il futuro fossero una cosa sola. Raccontando, in fin dei conti, quella bambina che, fortunatamente, e ancora in me. E così, come dice Mel Tormé in “The Christmas song”, a tutti i bambini da 1 a 92 anni voglio offrire questa semplice frase: Merry Christmas». Le interpretazioni di Tiziana Bacchetta si muovono nell’ampio spettro tradizionale del genere “natalizio”, toccando emozioni e atmosfere (sia gioiose che tenere e malinconiche) della varietà dei “colori” sonori della festa. Ad accompagnare la voce della Bacchetta, sempre molto convincente e versatile, troviamo Raffaele Cervasio (chitarra), Arturo Valiante (piano, Rhodes), Carlo Bordini (batteria), Giacomo Tantillo (tromba e flicorno), Guerino Rondolone (basso). Con questo disco, se si ha voglia, lasciando indietro per un momento l’aspetto più duro di quest’anno, e facendosi trasportare dalla voce di Tiziana Bacchetta, possiamo entrare in quell’atmosfera natalizia che ci sembra così lontana.
Riccardo Santangelo
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